Little Italy va scomparendo, al suo posto boutique e gallerie d’arte

Martedì, 05 Febbraio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

Fino a qualche tempo fa se a New York volevi bere un ottimo caffè italiano dovevi andare a Little Italy dove il caffè e le macchine per prepararlo erano importate dall'Italia. Ora però le cose sono cambiate. Quelli che un tempo erano nativi italiani trasferiti in America o che avevano i genitori nati nel Bel Paese, non ci sono più. Gli affitti nella zona Italiana di New York sono diventati insostenibili; se un ristorante pagava fino a pochi anni fa 7 mila dollari di affitto, adesso si trova a dover affrontare una spesa di 17 mila dollari e per i ristoratori è una cifra impossibile da spendere. Secondo l'ultimo censimento poi nel quartiere non vive più nessuno che sia nato in Italia. Cosa sta cambiando adesso? Non sono i cinesi, e non è neanche la fuga degli italo-americani verso i sobborghi più eleganti: è l'arrivo dei giovani ricchi professionisti. Nell'isola di Manhattan si è sempre alla ricerca di nuovi quartieri da "gentrify", cioé da strappare all'antico e trasformare in appartamenti di lusso, costosissimi. Little Italy, con la sua posizione giusto sopra Wall Street e subito sotto Soho, sta diventando la casa di operatori di borsa o proprietari e dipendenti delle gallerie d'arte e delle boutique di Soho. Il loro oro il caffè adesso vanno a prenderselo da Eataly, a Madison Square, da Sant'Ambroeus, sulla Madison Avenue, da Cipriani Dolci a Grand Central.

La compagnia telefonica non gli annulla il contratto e lui finge di essere morto

Giovedì, 31 Gennaio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

Le promozioni telefoniche,hanno spesso un lato negativo: impegnano chi le sottoscrive per un tempo piuttosto lungo. Anche se le cose non funzionano nel migliore dei modi può essere molto difficile disdire il contratto. Corey Taylor, abbonato deluso da Verizon Wireless, aveva problemi di segnale e malfunzionamenti del telefono che gli era stato dato in dotazione. Ma disdire il contratto sembrava difficile: quando ha scoperto che avrebbe dovuto pagare 175$ per essere finalmente "libero" ha deciso di ricorrere ad un'altra strada: fingere la propria morte. All'operatore telefonico però è bastato poco per scoprire la simulazione.

"Alla fine ho dovuto pagare, ma sono sicuro di avere mandato un messaggio chiaro di quanto la gente detesti essere vincolata ad un telefono che non funziona".

Partorisce 6 gemelli e gli da il nome di 6 case automobilistiche!

Martedì, 29 Gennaio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

Sapete da che cosa deriva il nome della casa automobilistica Mercedes? Era il nome della figlia prediletta di Gottlieb Daimler. Fin qui niente di strano ma secondo voi, chiamerebbe un figlio col nome di una marca di automobili? Probabilmente la maggior parte delle persone no, ma la ventinovenne Duangchanok Wangwitthayaskul lo ha fatto.La donna, thailandese, stava tentando da tempo di avere dei figli, ma ha incontrato diverse difficoltà ed alla fine ha dovuto sottoporsi ad una cura per la fertilità, dopo la quale è rimasta incinta di sei gemelli, nati lo scorso maggio: si tratta di uno dei parti plurigemellari più numerosi del paese asiatico.Ma quel che colpisce è la scelta dei nomi: la coppia ha infatti chiamato i figli con i nomi delle sei marche automobilistiche da loro preferite: Audi, Fortune (Toyota Fortuner), Porsche, Mini, Volkswagen e Fiat.

Sabato a Roma la “PRIMA FESTA DEL BARATTO PER UNDER 12”

Venerdì, 25 Gennaio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, si fa un passo in dietro e ci si ritrova a rispolverare vecchie abitudini e tradizioni ormai in disuso. Si sta diffondendo nuovamente il metodo di pagamento più antico che conosciamo: Il Baratto. Sabato ci sarà la prima Festa del baratto dedicata alle giovani famiglie. «Un evento per scambiare le cose più utili per le mamme, i papà e i giovanissimi fino a 12 anni. L'appuntamento è in via di Grotta Perfetta 610 (zona Ardeatina) dalle ore 15,30 alle ore 19, 30. Le regole sono semplici: non si può portare biancheria intima e scarpette; per latte in polvere, omogeneizzati, creme, detergenti e pannolini si accettano solo confezioni nuove e sigillate. I genitori potranno scambiare abiti, vestitini, accappatoi, ma anche culle, passeggini, seggiolini. Ci sarà la possibilità di barattare anche biberon, scalda biberon, tiralatte, sterilizzato. A valutare i prodotti portati dalle famiglie ci saranno dei giudici che attribuiranno dei crediti per ogni passeggino, culla o abitino. Dopo aver assegnato i crediti agli oggetti, i genitori potranno scegliere i prodotti che servono e portare al bancone i cartellini corrispondenti agli oggetti.