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Notte di panico in Garfagnana per un presunto terremoto annunciato via Twitter

Venerdì, 01 Febbraio 2013. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano

Un 'Tweet' delle 22.19 ha consigliato a tutti gli abitanti di Castelnuovo Garfagnana di uscire di casa e rimanere all'aperto. Il timore era quello di una possibile nuova scossa di terremoto. Il panico si è immediatamente creato fra gli abitanti del posto.La paura è tornata in tutta l'area e la popolazione di interi centri è rimasta fuori casa con il fiato sospeso. Sedici le amministrazioni coinvolte nel preallarme, per un totale di oltre persone. A migliaia hanno passato la notte nei punti di raccolta o in auto. La terra però almeno per questa notte non ha tremato.

L’ippodromo di Tor di Valle ha chiuso per sempre…

Giovedì, 31 Gennaio 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

Ieri dopo 54 anni di attività ha chiuso l'Ippodromo di Tor di Valle; storico galoppatoio della capitale che tutti ricordiamo sicuramente per le scene del film "Febbre da cavallo" con Gigi Proietti e che ha visto correre nelle sue piste il mitico cavallo Varenne. Già alcuni mesi fa ne era stato dato l'annuncio ma da oggi, la chiusura è definitiva. Al suo posto sorgerà il nuovo stadio della A.S. Roma che sarà in grado di ospitare fino a 60 mila persone. Un pezzo di storia che se ne va lasciando spazio ad un pezzo di storia che verrà.....

La compagnia telefonica non gli annulla il contratto e lui finge di essere morto

Giovedì, 31 Gennaio 2013. Nelle categorie Primo Piano, Notizie

Le promozioni telefoniche,hanno spesso un lato negativo: impegnano chi le sottoscrive per un tempo piuttosto lungo. Anche se le cose non funzionano nel migliore dei modi può essere molto difficile disdire il contratto. Corey Taylor, abbonato deluso da Verizon Wireless, aveva problemi di segnale e malfunzionamenti del telefono che gli era stato dato in dotazione. Ma disdire il contratto sembrava difficile: quando ha scoperto che avrebbe dovuto pagare 175$ per essere finalmente "libero" ha deciso di ricorrere ad un'altra strada: fingere la propria morte. All'operatore telefonico però è bastato poco per scoprire la simulazione.

"Alla fine ho dovuto pagare, ma sono sicuro di avere mandato un messaggio chiaro di quanto la gente detesti essere vincolata ad un telefono che non funziona".