Uragano Sandy: cronaca di un disastro annunciato
Nei giorni scorsi l’allerta meteo, la preoccupazione del presidente degli Stati Uniti che ha interrotto la campagna elettorale, tutti gli organi di stampa annunciavano la “TEMPESTA FERFETTA”, avevano lasciato presagire una vera e propria catastrofe. Purtroppo tutto si è rivelato essere come preannunciato se non peggio. La facciata di un ospedale è crollata, stazioni della metropolitana completamente allagate, grattacieli a rischio e centinaia di migliaia di persone senza corrente elettrica e purtroppo c’è da fare anche la conta dei morti. Fino ad ora se ne contano 20 ma il numero purtroppo sembra destinato a salire. Desta estrema preoccupazione in questo momento anche una centrale nucleare del New Jersey. Nelle prossime ore si cominceranno ad avere notizie più precise e si cercherà di capire qual è la vera identità dei danni
Wall Street chiude in attesa dell'uragano Sandy
New York aspetta l'arrivo dell'uragano, che si farà sentire dalle 13 locali di oggi, ore 18 italiane.Il sistema di trasporti più grande degli Stati Uniti si ferma con le stazioni della metropolitana, inclusa quella di Times Square, una delle più affollate al mondo. Wall Street oggi non apre e forse neanche domani: è la prima volta dall'11 settembre 2011 e la prima volta in 27 anni per condizioni climatiche. La Grande Mela si ferma, con evacuazioni in massa: oltre 370.000 persone devono lasciare le loro abitazioni nelle zone di Brooklyn e Lower Manhattan.L’uragano Sandy fa paura, è previsto un innalzamento delle acque di 3 metri. Visto lo stato di emergenza, un’ordinanza del sindaco prevede che vengano accettati animali domestici sia sulla metropolitana che nei taxy. A questo punto non ci resta che aspettare….
Il Pollino continua a tremare: 2200 scosse negli ulltimi 2 anni
Negli ultimi 2 anni ci sono state 2200 scosse di terremoto sul massiccio del Pollino prima di quella più forte della scorsa notte. La gente ha paura a rientrare nelle case e anche a coloro a cui la casa è stata dichiarata agibile hanno trascorso la notte nelle macchine. Il tempo poi non aiuta la popolazione visto che la pioggia è scesa incessantemente. Anche stanotte la terra ha continuato a tremare con scosse che hanno raggiunto la magnitudo 4.2 Non sono stati rilevati ulteriori danni e la verifiche sulla stabilità degli edifici sono continuate per tutta la giornata. La Protezione Civile ha allestito per coloro che hanno avuto la casa inagibile un centro di prima accoglienza ma questi non ne hanno voluto sapere di dormire al chiuso. Il Presidente del parco nazionale del Pollino ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza ma il Capo della Protezione Civile Gabrielli è molto cauto sul prendere questa decisione.