Napoli: crolla un palazzo, si scava tra le macerie
Un palazzo e' crollato a Napoli in via Riviera di Chiaia, al civico 72. Sul posto polizia e vigili del fuoco. Al momento non si sa se ci siano persone coinvolte nel crollo. Paura tra i passanti, con un 'fuggi fuggi' disordinato tra i marciapiedi. Il crollo, riferiscono fonti della polizia, ha interessato solo un'ala dello stabile al civico 80 della Riviera di Chiaia, poco lontano dall'edificio che ospita il consolato americano. I vigili urbani stanno scavando tra le macerie, ma al momento non sembrano esserci ne' vittime ne' feriti. L'edificio, inoltre, e' a pochi passi da un cantiere dei lavori per la metropolitana di Napoli. Mentre i vigili del fuoco scavavano con le mani, ha ceduto un'altra porzione del palazzo. Ora sul posto e' arrivato anche un caterpillar per rimuovere le macerie. I residenti e gli abitanti dell'edificio ai cronisti indicano come concausa possibile del crollo i lavori in corso nel cantiere, per le vibrazioni create dall'uso di macchine escavatrici e martelli pneumatici. (AGI)
Partorisce e getta il figlio in un cassonetto
Partorisce e getta il figlio in un cassonetto. Per il piccolo non c'è stato nulla da fare, è morto dopo essere stato avvolto in un lenzuolo all'interno di sacchetto di plastica e lasciato tra l'immondizia, nei pressi dell'ospedale San Camillo a Roma. Ha girato in città con il figlio appena nato nascosto nella sua borsa per 20 ore ed è andata a prendere un aperitivo con l'amica. Poi è salita su un autobus e si è avviata verso l'ospedale per un'emorragia e, prima di entrare nel pronto soccorso, ha gettato il piccolo in un cassonetto dell'ospedale.
Che fine farà il nostro patrimonio digitale?
In un convegno che si è svolto a Londra l'argomento del dibattito è stato la gestione dei contenuti digitali.Già, perché dopo la morte "fisica", il nostro patrimonio digitale resta."Occuparsi del proprio patrimonio è un atto di buonsenso ma oggi ci si deve interessare anche del lascito digitale. I notai italiani, hanno preparato un decalogo per aiutare la gestione dell'eredità digitale:
1) Non contare sul fatto che la legge provvederà per voi
2) Affidare ad una persona di fiducia password e username con scritto il da farsi
3) Alcuni siti Web promettono di recapitare la password a persone da voi indicate. Fare però attenzione perché alcuni di questi siti sono improvvisamente stati chiusi...
4) Condividere la propria password con il partner
5) Affidare la password a qualcuno non significa lasciargli il proprio patrimonio
6) Attenzione ai dati del defunto che appartengono ad altri come datori di lavoro o clienti
7) Alcuni cloud provider prevedono che in caso di morte i dati vengano distrutti. Attenzione però perché alcuni giudici americani hanno previsto che i dati venissero affidati agli eredi.