10 motivi per smettere di bere bibite gassate

Venerdì, 22 Marzo 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

Le bibite gassate rappresentano un vero e proprio non-alimento, responsabile della diffusione di patologie come obesità, carie e diabete. Qui sotto sono elencati dieci buoni motivi per smettere di berle.

1) Perdere peso ovvero berne una lattina al giorno può provocare un aumento di peso considerevole

2) Le bibite "diet" spesso non sono altro che un inganno e non di certo un toccasana per la salute. Possono infatti spingere l'organismo a rilasciare insulina.

3) L'impiego di dolcificanti artificiali all'interno delle bibite gassate è molto frequente e l'assunzione di alcuni dolcificanti artificiali sarebbe stata legata al rischio di cancro.

4) Aumentano il rischio di Diabete

5) Alcune sostanze contenute in tali bevande contribuiscono a rovinare in maniera grave lo smalto dei denti.

6) Risparmiare

7) Il consumo di bibite gassate abitua le papille gustative ad avvertire un sapore artificialmente dolce che verrà ricercato nel momento in cui ci si dedicherà a gustare altre bevande o alimenti, comportando una vera e propria alterazione della percezione del gusto.

8) L'acquisto di bibite gassate porta ad un 'incremento del quantitativo di rifiuti prodotti quotidianamente da parte di coloro che le acquistano

9) La presenza di coloranti artificiali come la tantrazina, utilizzata non soltanto nelle bibite gassate, ma anche in caramelle, gelati, yogurt e minestre confezionate, sono stati correlati allo sviluppo di iperattività nei più piccoli.

10) Da dove proviene l'acqua impiegata per la produzione di bibite gassate? In passato, alcune delle più note multinazionali sono state accusate di sottrarre illegalmente acqua potabile alle popolazioni povere dell'India

E’ norvegese l’uomo più fifone del mondo

Giovedì, 21 Marzo 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

Il norvegese Basse Andersen si è conquistato una certa notorietà nel suo paese per essersi fatto la fama di "uomo più facile da spaventare al mondo". Alla più banale sorpresa, l'uomo infatti "salta" letteralmente terrorizzato, con risultati esilaranti.I suoi colleghi, da quando hanno compreso questa sua insolita peculiarità, lo sottopongono agli scherzi più disparati, per godersi le sue comiche reazioni. E dopo un po' hanno iniziato anche a mettere su YouTube i filmati degli scherzi, filmati che hanno vinto anche alcuni premi.

Le persone più intelligenti sono quelle con un pessimo carattere

Venerdì, 15 Marzo 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

Le persone più intelligenti sono quelle con un pessimo carattere

Secondo uno studio condotto dall'università americana di Harvard, le persone che hanno un carattere difficile e intrattabile sono quelle più intelligenti e sveglie, dotate di un cervello più evoluto. Per qualificarsi come una persona con un brutto carattere, bisogna avere almeno 2 delle 3 qualità che vi andiamo ad elencare: Intolleranza verso tutti o quasi, a volte anche verso se stessi e la tendenza a tenersi per sé questo fastidioso giramento di scatole. Irascibilità o inc***osità facile. Ci si incazza perchè tutti quelli che ci circondano sono dei perfetti idioti. Cattivo umore costante e difficoltà nel sorride con la frase tipica " oggi lasciami perdere che sono di cattivo umore". Anche voi avete queste caratteristiche? Allora avete proprio un brutto caratteraccio. Seconda Harvard le persone aggressive, irritabili, irascibili, iraconde, scontrose, sempre di cattivo umore brontolone, bisbetiche, sempre contrariate e scontente, lamentose e suscettibili e musone sono quelli più intelligenti e più portate alla leadership, in quanto più dotate in natura, grazie alle qualità citate in precedenza. Invece, essere buoni, gentili, disponibili, positivi, di buon umore, tolleranti, sorridenti è simbolo di atteggiamento infantile e remissivo, sintomo di un carattere meno sviluppato, più semplice, lineare, ingenuo e meno evoluto.

Estro, creatività e conoscenze scientifiche: la Cucina Molecolare

Giovedì, 14 Marzo 2013. Nelle categorie Moda, Primo Piano

La cucina molecolare o gastronomia molecolare è un insieme di nuove tecniche di cucina e di ricette, in continua crescita. Le nuove tecniche derivano dall'applicazione alla cucina tradizionale di conoscenze scientifiche anche estranee al mondo del cibo.

E' una disciplina che si è sviluppata alla fine degli anni ottanta presso l'INRA (Institut National de la Recherche Agronomique) ad opera di Hervè This (fisico e gastronomo) e di Pierre Gilles de Gennes (Premio Nobel per la Fisica nel 1991); studi simili sono stati intrapresi anche da Nicholas Kurti (1908-1998, ricercatore di fisica ad Oxford in Inghilterra) e da Harold McGee (chimico alimentare negli USA).

In Italia lo studioso di maggior spicco è Davide Cassi, del Dipartimento di Fisica dell'Università di Parma che nel 2003 insieme al cuoco Ettore Bocchia hanno redatto il Manifesto della Cucina Molecolare Italiana, che tende a preservare i sapori tradizionali italiani.

La nascita ufficiale della cucina molecolare è comunque da stabilirsi nel 1990 a seguito del primo Atelier Internazionale di Gastronomia Molecolare tenutosi ad Erice in Sicilia, da allora con cadenza annuale.

La Cucina molecolare teorizza un approccio di tipo scientifico alla gastronomia, applicando tecniche e processi che mai si erano visti in cucina e soprattutto facendo un largo uso di gelatine, schiume, additivi ed altre sostanze chimiche.