"Non è vero che mio padre abbandonò una donna col pancione - esordisce nell'intervista a Vanity Fair Silvia Califano - Sono nata un anno dopo il matrimonio di mamma e papà, e lui andò via quando avevo cinque mesi".
"Lo rividi quando avevo 11 anni, a casa sua. Mio padre ha 21 anni più di me, all'epoca era ancora un ragazzo. Me lo ricordo bene, con i pantaloni in pelle. Ero molto imbarazzata. Mi mise una mano sulla spalla, e io mi scostai".
"Dopo quel primo incontro non ci siamo più visti. Finché una mattina, avevo ormai vent'anni, mi sono svegliata e ho pensato: devo conoscerlo. L'ho chiamato: Pronto, sono Silvia. Lui, ovviamente, ha detto: Silvia chi?. E io: Tua figlia, mi piacerebbe vederti ".
Silvia Califano, 53 anni, ex ballerina classica, da molti anni vive a Trieste, dove ha una scuola di danza. Per sua stessa ammissione è stata molto sorpresa dall'affetto dimostrato da amici celebri e gente comune alla scomparsa del padre.
"Ci siamo frequentati per un periodo - aggiunge - ma il fatto di non vivere a Roma bensì a Trieste non ci ha aiutato. Ho perso un pò di lui, papà era quello che era, era un artista, un grande poeta, ma non era proprio capace di fare il padre". "Non ha mai conosciuto mia figlia Francesca - conclude Silvia - ho tentato di portarla a conoscere il nonno un periodo, ma si vergognava. Di sicuro ha perso più lui di me".