Articles in Category: Cronaca

Sardegna in ginocchio: decine i morti, danni alle strutture e alle reti idriche

Martedì, 19 Novembre 2013. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano

Sardegna in ginocchio: decine i morti, danni alle strutture e alle reti idriche

Una tragedia senza precedenti quella che ha colpito la Sardegna: 16 morti per il maltempo provocato dal passaggio del ciclone Cleopatra. Lo comunica la sala operativa della Protezione civile, secondo cui il corpo di un disperso è stato ritrovato in Gallura dove il bilancio è più pesante con nove morti. Quattro le vittime ad Arzachena, una a Uras (Oristano), Torpè e Dorgali, in provincia di Nuoro. Migliaia gli sfollati a Olbia, Galtellì, Uras, Terralba, Torpè, Arzachena, Orosei dove sono esondati i torrenti. Molti i paesi isolati.

Il triste bilancio potrebbe crescere ancora. Con la luce sono riprese a pieno ritmo le ricerche dei dispersi. Intanto sono stati requisiti 10 alberghi in Gallura, gli sfollati, in tutta la Sardegna, sono ospitati anche in scuole e palestre. In moto la macchina dei soccorsi, con vigili del fuoco, protezione civile, Forestale regionale, carabinieri, polizia, Gdf, 118 e volontari. In campo anche il Genio della Brigata Sassari.

Squadre al lavoro in condizioni proibitive per ripristinare l'erogazione dell'acqua nei centri colpiti dal nubifragio nell'intera provincia di Nuoro che ha provocato gravissimi danni alle reti idriche e fognarie. Permangono i disagi su alcune strade dell'Isola. (adn)

“Troppo grasso per volare”ragazzo francese da Chicago deve tornare a casa in nave

Mercoledì, 13 Novembre 2013. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano

“Troppo grasso per volare”ragazzo francese da Chicago deve tornare a casa in nave

Troppo grasso per volare: questo il giudizio che la British Arways ha dato su Kevin Chenais, un ragazzo di 230 chili a causa della sua disfunzione ormonale. La sua famiglia l’aveva portato in America per curarlo – con la stessa compagnia, ed ora tornerà a casa in nave.

Verso le fine di ottobre una famiglia si rivolse alla compagnia aerea British Arways per tornare in Francia: si trovava a Chicago per curare il figlio, che pesa 230 chili ed è costretto su una sedia a rotelle da una disfunzione ormonale. Peccato che la compagnia aerea si fosse rifiutata di trasportare il figlio, giudicato troppo grasso. La famiglia ha quindi preso un treno fino a New York, dove il 19 si imbarcherà sulla nave passeggeri Queen Mary 2 per tornare in Europa.

Kevin Chenais ha passato un anno e mezzo alla Mayo Clinic del Minnesota per curarsi, ma giunto il momento di tornare a casa con il padre Reneè e la madre Christiana si è visto rifiutato l’imbarco per la sua stazza e le precarie condizioni di salute.

“Diamo la colpa alla British Airways, perché ci ha semplicemente abbandonato, ma sono stati proprio loro a portarci qui. Se hanno potuto farlo volare in economy all’andata, ci sarà pure un modo per farlo tornare indietro e permettergli di proseguire nel suo trattamento medico”, ha raccontato la madre Christiana in un'intervista alla rete Cbs.

La famiglia francese è rimasta per 13 giorni in un albergo all’aeroporto, cercando una soluzione. È intervenuto anche il consolato francese, ma ha rinunciato alla mediazione perché la compagnia non aveva intenzione di transigere sulle norme di sicurezza.“La British Airways ci ha pagato solo cinque notti”, ha raccontato inoltre il padre. Air France e Swissair si sono offerte di imbarcare Kevin, ma la famiglia ha detto di non avere più denaro a sufficienza.

Alla fine i Chenais hanno deciso di prendere un treno fino a New York e da qui imbarcarsi sulla nave da crociera Queen Mary 2, che collega la città americana con Southampton in Gran Bretagna. Il viaggio in treno è durato 21 ore. Con l’aiuto del consolato francese, della polizia e del personale della compagnia ferroviaria Amtrak, è stato predisposto un servizio speciale alla stazione Pennsylvania per permettere a Kevin di scendere dal treno e raggiungere l’albergo in taxi. “Abbiamo pagato 1.200 dollari per il treno e 2.200 dollari per la nave. Non possiamo pagare di più”, ha spiegato il padre del giovane, che una volta in patria intende fare causa alla compagnia aerea britannica. La Queen Mary 2 lascerà New York il 19 novembre ed arriverà a Southampton il 26: una settimana di viaggio con tanto di traversata per l’atlantico non sarà sicuramente una gita di piacere per un ragazzo che ha continuo bisogno di ossigeno e di assistenza medica. (articolotre)