Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
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“Donne non truccatevi al volante”: esplode l’airbag
Mini ha lanciato in Messico una curiosa campagna per dissuadere le donne dal truccarsi mentre guidano. Alcune toilette sono state modificate, installando degli airbag nei distributori di sapone. Quando delle ignare avventrici utilizzavano lo specchio per truccarsi, l'airbag veniva fatto esplodere. Sull'airbag aperto c'era stampato il messaggio "C'è un posto per qualunque cosa. Truccati o guida". Una parte (non si sa quanto elevata) degli incidenti che accadono per responsabilità delle donne sarebbero collegate al fatto che sono impegnate a truccarsi mene guidano, apparentemente. Ed in generale si vuol fare passare il messaggio che la guida è un'attività che richiede il 100% dell'attenzione ed è sbagliato cercare di svolgere contemporaneamente altre attività.
L'idea pubblicitaria però non è stata apprezzata da tutti. Alcuni l'hanno bollata come sessista. Altri però ribattono che non c'è niente di male a fare notare i comportamenti sbagliati delle donne, e che pretendere di ignorarli perché riguardano il sesso debole è anch'essa una forma di discriminazione.(Notizie.del mondo)
Sesso? No grazie preferisco lo Smartphone
Vi siete mai domandati a cosa sareste disposti a rinunciare piuttosto che fare a meno del vostro Smartphone? Secondo alcune ricerche, al giorno d'oggi si sarebbe talmente drogati di tecnologia al punto che 1 proprietario di smartphone su 3 preferirebbe rinunciare al sesso per una settimana piuttosto che rinunciare al proprio telefono di ultima generazione. Fra i più golosi e viziosi poi c'è chi sarebbe disposto a rinunciare al caffè e chi addirittura a fare a meno del cioccolato; altri invece potrebbero fare a meno di un bicchiere di Whisky.
Da grande voglio fare la “Bambola”
Katie Lawrence è una studentessa d'arte diciottenne di Londra, che ha confessatodi voler diventare una bambola vivente. Ogni giorno passa tre ore per truccarsi, cambiare il proprio look e trasformarsi in una replica perfetta delle bambole di ceramica di fine '800.
Niente però è lasciato al caso: dietro il trucco c'è uno studio attento della cultura asiatica, fatto di lettura di manga, sessioni ai videogiochi e tanti soldi spesi per carpire anche i segreti più reconditi del mondo delle bambole.
Come tutte le passioni, anche quella di voler essere una bambola vivente ha un costo non indifferente, la ragazza spende qualcosa come 200 sterline solo di make-up e oltre 80 sterline per ogni abito.
Katie ama condividere la sua passione con il mondo intero; infatti possiamo trovare su Youtube i filmati delle sue trasformazioni ed è diventata un idolo per le "living dolls".