Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
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“The Queen” 87 anni guida la sua Jaguar con l’autista sul sedile del passeggero
La regina Elisabetta d'Inghilterra, 87 anni, dopo avere assistito a una partita di polo dove giocavano i suoi nipoti, è tornata al castello di Windsor guidando personalmente la sua Jaguar, con l'autista seduto al suo fianco. Il commento degli osservatori: "Non male a 87 anni".
Si risveglia dal coma e parla con accento francese
Strano risveglio per una donna in Australia. Una donna della Tasmania, in Australia, che aveva subito un forte trauma cranico in un incidente d'auto, si è risvegliata con quello che suona come un chiaro accento francese, una rara disfunzione neurologica che le causa ansia e depressione. Le parti danneggiate del cervello sarebbero quelle che ospitano le funzioni linguistiche che determinano la lunghezza delle vocali o l'intensità del suono, i caratteri che determinano un accento. Si tratterebbe quindi solo di un'impressione nelle persone che ascoltano il paziente, il quale inoltre non si rende subito conto del cambio di accento finchè non gli viene fatto notare.
Addio al ristorante extra-lusso convenzionato a Palazzo Chigi: da oggi diventa una tavola calda a carico dei senatori
I fasti dell'antico e forse più esclusivo ristorante di Roma sono morti e sepolti, per sempre. I senatori non si troveranno più sul menù il filetto a 5 euro, come fino all'agosto del 2011, e neppure a 25, il prezzo a cui venne d'un colpo portato alla riapertura autunnale dopo la ventata di "moralizzazione" che investì anche la gastro-politica del Palazzo e che a causa del balzo dei prezzi ebbe come risultato la desertificazione della grande sala da pranzo.
Sala che aveva visto affezionati avventori, tra gli altri, Sandro Pertini, Giovanni Spadolini, Eugenio Montale e Giulio Andreotti. Da oggi, infatti, quello che era il ristorante di palazzo Madama riservato a senatori e deputati e a un manipolo di happy-few, riapre, dopo diversi mesi di chiusura, ma nelle vesti di un normale self-service o di una modesta tavola calda senza camerieri ai tavoli.
Alcuni vantaggi sono evidenti: i senatori che si erano lamentati di non avere più un luogo dove consumare un pasto veloce tra una seduta d'Aula e una convocazione di Commissione, ora potranno farlo all'interno del Palazzo, al prezzo di una normale mensa e a totale carico loro. Cioè, non ci sarà più l'integrazione a carico del Senato, già abolita al momento dei rincari di cui si diceva, ma che ai tempi del bengodi raggiungeva i 30-40 euro a pasto. Alcuni potranno essere vinti dalla nostalgia per gli arredi di un tempo o per la pregiata posateria che spingeva qualche avventore a farsene una piccola collezione a casa.(Messaggero)