Dopo la doppia vittoria dell’Italia in Coppa Davis, il 2025 sarà un anno di cambiamento
Dimenticato per 4 giorni in una cella rompe gli occhiali per potersi suicidare
Un ragazzo di 23 anni, studente di ingegneria, era a casa di un amico a fumare quando la DEA ha fatto irruzione ed ha trovato 18.000 pasticche di ecstasy, altre droghe e armi. Chong è stato arrestato e condotto in cella. Proprio qui è iniziato il suo calvario: il ragazzo infatti è stato dimenticato nella cella per 4 giorni nei quali non ha potuto né bere né mangiare.Il terzo giorno nella cella ha urinato su una panchina di metallo in modo che potesse avere qualcosa da bere. Ha rotto gli occhiali e con un frammento ha cercato di tagliarsi le vene.Proprio in questi giorni, lo studente ha raggiunto un accordo con il governo federale: 4,1 milioni di dollari per essere stato abbandonato per 4 giorni in quella cella senza finestre né cibo né acqua.
Si cerca una banda di rumeni per la rapina nella villa dell’onorevole Angelucci: ritrovata la Ferrari rubata
È caccia senza sosta ai quattro rapinatori che mercoledì sera hanno fatto irruzione nella villa a Fregene dell'imprenditore e parlamentare del Pdl Antonio Angelucci prendendo in ostaggio la figlia di 4 anni, la baby sitter e un custode.I carabinieri non stanno lasciando nulla al caso per individuare nel giro di pochi giorni la banda armata che, intorno alle 22, ha assaltato la residenza estiva in via Nervi dell'onorevole: re delle cliniche ed editore del quotidiano "Libero". Intanto, ieri mattina, all'alba i militari hanno ritrovato la Ferrari, modello 458 Italia di colore giallo, abbandonata dai criminali nelle campagne di Gallicano, un piccolo centro a Nord di Roma. La fuoriserie era stata portata via dal giardino della villa. È probabile che i malviventi abbiano scelto di sbarazzarsi dell'auto a notte fonda, subito dopo la fuga, considerando che si tratta di un modello facilmente individuabile e compromettente in un eventuale posto di blocco delle forze dell'ordine.(messaggero)
Condanna a 1000 anni per il Mostro di Cleveland e nessuna possibilità di appello
Nessuna possibilità di appello e 1000 anni di carcere questa è la condanna definitiva per Ariel Castro, l'uomo di 52 anni soprannominato il Mostro di Cleveland. La decisione "è per punirti, non solo per proteggere il pubblico", ha chiarito il giudice a Castro, dicendo che merita "il massimo della pena" per aver trattato le sue vittime in modo "disumano". I capi d'accusa a suo carico erano 937 tra i quali l'abuso sessuale, omicidio e rapimento.
Castro, a sua discolpa ha detto "Non sono un mostro, sono malato. Sono dipendente dal porno e la maggior parte dei rapporti sessuali era consenziente." Sono molto emotivo ma felice dentro"