Meditare nella foresta amplifica la nostra capacità di rallentare i ritmi e di imparare a lasciar andare
Trovato sano e salvo il bimbo scomparso al Mugello
Il piccolo Nicola Tanturli è stato ritracciato in un burrone da un giornalista
Nicola Tanturli è stato ritrovato vivo dalle squadre di soccorso in fondo a una scarpata a due chilometri da casa e sarebbe in buone condizioni di salute. Lo fanno sapere i carabinieri. Il bambino sarebbe stato ritrovato dal giornalista Giuseppe Di Tommaso de La Vita in Diretta di Rai 1, che ha avvertito i carabinieri. Mentre saliva verso la casa il giornalista avrebbe sentito alcuni lamenti e rumori in direzione del burrone. Poi sarebbe stato recuperato dai carabinieri. Il salvataggio sarebbe stato condotto dal maresciallo Porfida. Il bambino di 21 mesi era scomparso ieri dalla casa dei genitori a Campanara di Palazzuolo sul Senio (Firenze), località isolata dell’Alto Mugello dove la famiglia, che ha anche un altro figlio di 4 anni, vive in un casolare e gestisce un’azienda di apicoltura. Ieri notte il sorvolo con il termoscanner aveva dato esito negativo.
Il padre Leonardo e la madre Giuseppina si sono accorti della sua scomparsa ieri a mezzanotte, ma hanno dato l’allarme soltanto in mattinata dopo averlo cercato per tutta la notte. La zona dove sorge il casolare è isolata e raggiungibile solo attraverso una strada sterrata. È circondata da boschi fittissimi e mancando la copertura per i cellulari le comunicazioni avvengono prevalentemente via radio.
La storia della scomparsa di Nicola Tanturli comincia a Campanara, una minuscola frazione del Comune di Palazzuolo sul Senio, che si trova nella valle del Mugello, a nord di Firenze. Nel pomeriggio il bambino cade e si fa male, viene medicato e piange con i genitori finché verso le 19 non viene portato a letto e si addormenta. La madre Giuseppina va a badare all’orto e poi accudisce gli animali nella stalla. Il padre Leonardo porta le bestie al pascolo: entrambi si trovano nei dintorni della cascina. Il dettaglio è importante per quello che accadrà dopo. Verso mezzanotte, dopo aver cenato, i due vanno a dare un’ultima occhiata nella stanza del piccolo prima di andare a dormire. E scoprono che non è più lì. Lo cercano, è il racconto dei due ai carabinieri, fino alle 9 del mattino quando decidono di chiamare il 115 e dare l’allarme. Alle 10 vanno in caserma e scattano le ricerche. I vigili del fuoco lo cercano nel laghetto per l’irrigazione che si trova a poca distanza dalla casa, senza esito. I carabinieri della Scientifica eseguono rilievi nel casolare. Un'intera comunità è salita fino a quei boschi, con tutti i mezzi a disposizione per cercare il piccolo, finchè non è stato rintracciato grazie a un giornalista che mentre saliva verso la casa, è stato attirato da lamenti e rumori.