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Strage ad Ardea, morti un anziano e due bambini, il killer ha sparato a caso
Lunedì, 14 Giugno 2021. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie
Nessuna lite prima della tragedia
Un anziano, l'84enne Salvatore Ranieri, e due fratellini di 5 e 10 anni, David e Daniel Fusinato, sono stati assassinati in una sparatoria nel Consorzio Colle Romito ad Ardea, vicino a Roma. I soccorritori hanno fatto il possibile per i salvare i due bambini, ma le loro condizioni erano apparse fin da subito gravissime. Ad aprire il fuoco è stato Andrea Pignani, 35 anni, che dopo la sparatoria si è barricato in casa per ore e alla fine si è suicidato.
L'assassino viveva con la madre in una villetta acquistata nel 2019 a poche decine di metri dal campetto del triplice omicidio. Laureato in ingegneria informatica, disoccupato, un anno fa a maggio era stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per aver aggredito la madre, ma non risulta che fosse attualmente in cura per problemi mentali. Secondo i carabinieri non usciva di casa praticamente da un anno.
I vicini raccontano di quella pistola che tirava fuori per minacciare ogni volta che c'era una discussione, qualcosa che lo infastidiva, che fosse la potatura degli alberi o qualche rumore intorno a casa sua. Ma nessuno aveva sporto denuncia, secondo i carabinieri. Domenica mattina verso le 11, a quanto ricostruito finora, Pignani è uscito e sulla sua strada ha incontrato Daniel e David che giocavano tranquilli. Gli ha sparato al collo e al petto e, racconta la nonna, "sono morti tenendo la mano del padre", Domenico Fusinato, ai domiciliari in un'altra villetta di Colle Romito per reati di droga, ma subito accorso appena sentiti gli spari.
Nel frattempo Pignani ha colpito e ucciso con un proiettile alla testa anche Salvatore Ranieri, 84 anni, che passava in bicicletta e non conosceva né il suo assassino né i fratellini. Una quarta vittima, un uomo che stava andando a buttare la spazzatura, sarebbe sfuggita alla morte solo perché troppo distante per la gittata della pistola.
Pignani è quindi rientrato in casa, si è barricato e per ore non ha risposto ai negoziatori arrivati sul posto per convincerlo ad arrendersi. Quando a metà pomeriggio un commando del Gis dei carabinieri è entrato nella villetta, l'uomo si era già ucciso con la stessa pistola. Secondo il presidente di Colle Romito, Romano Catini, la presenza di una pistola - che era del padre del 35enne, una guardia giurata morta un anno fa - era stata più volte segnalata dai vicini spaventati. Ma agli inquirenti non risultano denunce.
Si cerca un movente, ma non ci sarebbero stati contrasti tra Pignani e il padre dei bambini, quest'ultimo comparso nel 2018 in un'operazione dei carabinieri a Ostia contro gli scissionisti del clan Triassi, ritenuto avversario degli Spada. Difficile pensare a una vendetta spietata. Le indagini comunque proseguono per accertare l'esatta dinamica. Rimane il ricordo delle vittime. Di due bambini. racconta la nonna, "educati e rispettosi. Daniel, il più grande, aveva solo 9 e 10 in pagella". E dell'84enne Ranieri, in vacanza con la moglie a Colle Romito, dove aveva una seconda casa.