Meditare nella foresta amplifica la nostra capacità di rallentare i ritmi e di imparare a lasciar andare
Splendido Djokovic vince il Roland Garros e regala a un ragazzo la racchetta
«Tifava e mi dava consigli tattici»
L'ultimo Roland Garros disputato a Parigi passerà alla storia non solo per la vittoria di Novak Djokovic ma anche per la forte emozione che il numero uno al mondo, ha regalato a un ragazzino del pubblico donandole la racchetta. «Mi ha dato la tattica giusta», ha detto il serbo dopo aver conquistato il suo 19° Slam, per la seconda volta ha vinto il Roland Garros. Era stremato, Djokovic, messo sotto nei primi due set da Stefanos Tsitsipas: poi si è rialzato, aiutato dal suo fisico, dai suoi colpi, dalla sua tenacia e e anche dall’incitamento di un tifoso speciale.
«In pratica è stato nel mio orecchio per l’intera partita, specialmente quando avevo due set da recuperare - le parole del numero 1 del mondo -. Mi stava incoraggiando. In realtà mi stava anche dando delle indicazioni tattiche». Ma di che tipo? «Tieni il servizio, prendi una prima palla facile, poi detta il gioco, vai al suo rovescio. Mi stava letteralmente allenando. È stata una cosa molto molto bella. E dargli la mia racchetta alla fine della partita è stato un segno di gratitudine verso di lui che mi ha sempre sostenuto».
Nole non ha il seguito planetario di Federer, né il tifo caldo di Nadal. Da sempre è abituato a giocare in stadi freddi nei suoi confronti, anche stavolta a Parigi la maggior parte del pubblico era per Tsitsipas, il greco era alla sua prima finale in uno Slam. Anche questo sottolinea l’enorme forza mentale del serbo. E comunque non è stato l’unico regalo di un pomeriggio magico a Parigi. Dopo la racchetta, Nole ha dato un capellino rosso a un altro ragazzino in tribuna, fermandosi a parlare con lui per qualche minuto. Anche quel bambino è tornato a casa con ricordi indimenticabili.