Meditare nella foresta amplifica la nostra capacità di rallentare i ritmi e di imparare a lasciar andare
Spiderman esiste, lancia ragnatelle di speranza per i bambini in ospedale
Originario di Fornacette regala sorrisi ai bambini malati
La sua missione non è combattere il crimine, ne ha una ancora più importante: portare un sorriso sul viso dei bambini malati. E lo fa da tre anni ormai, dalla Puglia alla Toscana, da Bari a Firenze passando per Pontedera. Gianni Liuzzi, come ogni supereroe che si rispetti, ha un lavoro e una famiglia normale, ma quando c’è bisogno indossa la tuta di Spider-Man o l’armatura di Ironman, ultimamente anche quella di Black Panter, e corre in corsia a regalare meraviglia. Una passione nata nel 2017, «guardando un documentario sull’associazione Make a Wish – racconta – che realizza grandi imprese per i bambini malati, in quel caso un bambino che ha vissuto una giornata come aiutante di Batman. E allora mi sono chiesto perché non farlo anche io». Pugliese, di Conversano in provincia di Bari, dal 2005 a Pisa, ha comprato la prima tuta blu e rossa e si è presentato in versione Marvel ad un bambino di Fornacette.
La voce si è sparsa, il suo profilo social ha diffuso il verbo e così sono cominciati a piovere inviti dal Meyer di Firenze fino all’ospedale di San Giovanni Rotondo, sempre nei reparti di pediatria o di terapia intensiva: «E’ una sensazione fortissima vedere le reazioni dei bambini quando hanno di fronte gli eroi che vedono nei fumetti o nei film». Una gioia più contagiosa del virus e che arriva anche agli adulti: «Il 24 dicembre ero al Lotti di Pontedera per portare addobbi di Natale e una caposala mi ha chiesto di fare un giro in alcuni reparti e ho visto quanta allegria suscitavo nel personale sanitario. Lì ho capito che in questo momento anche loro, dopo tutto quello che hanno passato, avevano bisogno di una sorpresa».
Non serve proiettare il suo simbolo sulle nuvole, basta un messaggio e Super-Gianni arriva oppure manda un video messaggio: «In questo periodo molti bambini non hanno potuto festeggiare il compleanno così tanti genitori mi hanno chiesto di mandare un video saluto ai figli». Lui che di figli ne ha due e che si trovano il papà supereroe: «Ormai sono abituati, anzi mi danno una mano a realizzare i video da inviare, sono orgogliosi di quello che faccio». Sorrisi ed emozioni a chi passa giornate interminabili fra le mura di un ospedale, aspettando un’operazione o affrontando una degenza che vuol dire spesso chemioterapie: «Ci sono due momenti che mi porto nel cuore – spiega – un bambino all’ospedale di Careggi che doveva operarsi al cervello che, quando mi ha visto, mi ha detto “qui non viene mai nessuno”. E poi Angelo, un bambino di quattro anni a Bari, un vero fan di Spiderman che non credeva ai propri occhi quando mi ha visto». Volando di ragnatela in ragnatela o spinto dai razzi dell’armatura, Gianni continua la sua opera di volontariato, un sorriso alla volta.