Pallavolo: da oggi si gioca 3 contro 3
Mauro Berruto, il cittì dell’Italvolley, ha girato per un anno l’Italia per capire le reali necessità del movimento dalla sua base. E ha deciso, dopo avere fotografato tutta la realtà, di cambiare molto e stravolgere tante cose. Si è calato nei panni di un ragazzino che gioca a pallavolo e ha capito che lui, lì, in mezzo al campo, poco poteva fare. Sarebbe rimasto fermo, senza toccare il pallone.
«Ho guardato il gioco con gli occhi di chi lo gioca, quelli di un bambino, e ho capito tante cose».«Ho messo a confronto i parametri fisici, della forza e della velocità, delle dimensioni del campo, il peso della palla, dell’altezza della rete di giocatori di A1 con quelli dei giovanissimi». Il risultato? «Una grande sproporzione e parametri non gestibili»«Per i più piccoli, i tredicenni, proprio in queste settimane, sono cominciati i campionati che si disputano su campi ridotti, 6 metri invece di 9 e con la rete più bassa, a 2 metri e 5 centimetri, e un pallone più leggero. Si gioca, ecco la grande novità, tre contro tre. Abbiamo creato - continua Berruto - uno sport nuovo che è propedeutico all’attività finale. Non parliamo di minivolley, che ha concetti diversi».«In questo modo, con tre giocatori in campo e con dimensioni ridotte, si tocca di più la palla. Prima, anche per via dei diversi parametri, era difficile per un tredicenne schiacciare ma anche ricevere».