Robbie Williams e gli effetti causati della disforia da boy band

Lunedì, 18 Novembre 2024. Nelle categorie Primo Piano, Musica, Notizie

Robbie Williams e gli effetti causati della disforia da boy band

L'ex Take That racconta il lato oscuro dietro il successo dei gruppi considerati idoli dei giovanissimi

"Disforia da boyband": Robbie Williams usa questo termine per raccontare il lato oscuro che c'è dietro il successo dei gruppi considerati idoli dei giovanissimi. Fa riferimento ai Take That, naturalmente, la boyband che lo lanciò, prima della svolta solista, ma la riflessione alla quale il cantante si è lasciato andare rispondendo all'ex manager del gruppo di "Pray", "Relight my fire", "Everything changes" e "Babe" può riguardare anche altri casi affini a quelli dei Take That, a partire da quegli One Direction dei quali si è tornati a parlare in seguito alla tragica scomparsa di Liam Payne.
Robbie Williams si è deciso a prendere carta e penna, virtualmente parlando, e a scrivere una lettera aperta indirizzata all'ex manager dei Take That Nigel Martin-Smith, per contestare le affermazioni fatte da quest'ultimo sulla tossicodipendenza del cantante in un documentario in tre parti della BBC, "Boybands Forever", incentrato sulle difficoltà che i membri dei Take That, dei Westlife e dei Five hanno dovuto affrontare all'apice della loro popolarità. Martin-Smith, che gestì i Take That negli Anni '90, quando Williams faceva ancora parte della band, prima di abbandonarla nel 1995 e intraprendere una brillante carriera da solista, ha detto che quando il cantante è diventato dipendente dalla droga, è stato "intelligente e piuttosto furbo" a dare la colpa del suo consumo di droga al fatto di essere "in questa band dove non poteva avere fidanzate o uscire". A un certo punto, ha detto che Williams si è comportato come un "segaiolo" e che è stato fatto passare per "cattivo".
Williams ha risposto alle affermazioni di Martin-Smith in un lungo post su Instagram, nel quale si toglie qualche sassolino dalla scarpa su droga e eccessi. E ha descritto nel dettaglio le difficoltà che hanno avuto i suoi compagni di band, ricordando come Howard Donald abbia avuto tendenze suicide quando i Take That si sono sciolti per la prima volta, di come Mark Owen abbia avuto a che fare con le dipendenze da stupefacenti, di come Gary Barlow abbia sofferto di bulimia e di come per Jason Orange "qualunque effetto i Take That abbiano avuto su di lui è così doloroso che non può nemmeno più farne parte".

Robbie Williams racconterà la sua vita in un biopic, "Better man", in uscita l'1 gennaio 2025. A interpretare la popstar sarà uno scimpanzé generato tramite il computer. Il film copre tre decenni di carriera di Williams, dagli inizi con i Take That, attraverso alti e bassi del suo percorso. Nel frattempo cresce l'attesa tra i fan per il ritorno dell'idolo in concerto in Italia: la data prescelta è quella del 17 giugno 2025, quando il nuovo tour mondiale del cantante farà tappa allo Stadio Nereo Rocco di Trieste.

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