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Oscar 2021, "Nomadland" conquista, delusione per Laura Pausini
Italia torna a casa a mani vuote
Nessuna colpo di scena alla 93esima edizione degli Academy Award. Come nelle previsioni trionfa "Nomadland", che si porta a casa i premi principali. Il film che racconta la comunità nomade americana vince non solo la categoria per il miglior film, ma anche quella per la miglior regia e la migliore attrice protagonista. Il personaggio interpretato nel film, vale a Frances McDormand il terzo Oscar in carriera dopo quelli nel 1997 per "Fargo" e nel 2018 per "Tre manifesti a Ebbing, Missouri". Con il premio conquistato, Chloé Zhao, 39 anni, nata a Pechino, è la seconda donna della storia, prima di origine asiatica, a vincere l'Oscar per la miglior regia dopo Kathryn Bigelow.
L'Italia, invece, torna da Los Angeles a mani vuote nonostante le tre candidature. Non ce l'ha fatta Laura Pausini con la sua "Io sì" , canzone originale per "La vita davanti a sè" di Edoardo Ponti (ha vinto "Fight for you" di HER per "Judas and the Black Messiah") nè Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti per il trucco di "Pinocchio" e Massimo Cantini Parrini per i costumi sempre di "Pinocchio" di Matteo Garrone. Il Belpaese è stato ricordato durante la serata, in occasione del memoriale per gli esponenti dello spettacolo scomparsi nell'ultimo anno: il compositore Ennio Morricone, il produttore Alberto Grimaldi e il direttore della fotografia Giuseppe Rotunno.
Una cerimonia intima, non ortodossa, diversa, quella di questa recente edizione degli Oscar. Il mondo nuovo del Covid d'altra parte ha dettato le regole di un galà inconsueto, con le mascherine indossate non appena le telecamere si allontanavano dalle star. La serata, andata in onda tra il Dolby Theatre e la Union Station di Los Angeles con collegamenti da varie città del mondo (Sydney, Londra, Praga, Berlino, Roma), non ha visto un presentatore unico, ma tanti diversi che si sono alternati, tra i quali Brad Pitt, Laura Dern, Bryan Cranston, Reese Witherspoon, Regina King e Zendaya.
Ecco tutti i premi:
Miglior film: Nomadland
Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore: Anthony Hopkins (The Father - Nulla è come sembra)
Miglior attrice: Frances McDormand (Nomadland)
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Miglior attrice non protagonista: Yuh-Jung Youn (Minari)
Miglior film internazionale: Un altro giro (Thomas Vinterberg)
Miglior film d'animazione: Soul (Pete Docter e Dana Murray)
Miglior corto d'animazione: Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack
Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell (Una donna promettente)
Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller (The Father - Nulla è come sembra)
Miglior cortometraggio: Due Estranei (Travon Free e Martin Desmond Roe)
Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)
Migliori costumi: Ann Roth (Ma Rainey's black bottom)
Miglior documentario: Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich, James Reed and Craig Foster
Miglior cortometraggio documentario: Colette di Anthony Giacchino e Alice Doyard
Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per Sound of Metal
Miglior fotografia: Erik Messerschmidt (Mank)
Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen (Sound of metal)
Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)
Miglior trucco e acconciatura: Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey's black bottom)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)
Miglior canzone: Fight for you (Judas and the Black Messiah)