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Incidente di Casal Palocco parlano i testimoni: «Gli youtuber ridevano, senza ritegno e filmavano le auto distrutte»

Venerdì, 16 Giugno 2023. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Incidente di Casal Palocco parlano i testimoni: «Gli youtuber ridevano, senza ritegno e filmavano le auto distrutte»

Alla guida c'era il 20enne, Matteo Di Pietro, ora indagato per omicidio stradale

Sono accuse durissime quelle di chi ha visto l'incidente di Casal Palocco in cui è morto Manuel Proietti di 5 anni. Sono accuse rivolte agli youtuber che erano alla guida del Suv che ha investito l'auto della mamma che viaggiava con i due figli. «Ridevano, senza ritegno. Ridevano e filmavano le auto distrutte».

Alla guida c'era il 20enne, Matteo Di Pietro, ora indagato per omicidio stradale. Potrebbe essere arrestato perché positivo a cannabinoidi. Non è stato fermato finora perché il livello è basso e il consumo potrebbe essere dei giorni precedenti. Potrebbe essere fermati anche gli altri quattro ragazzi che erano sulla Lamborghini. Si cerca di capire se lo hanno istigato ad aumentare la velocità per la challenge da postare sul profilo Youtube, Theborderline.
A raccontare l'accaduto Alessandro Milano, padre di un compagno di scuola della piccola vittima. «La vergogna più grande è che mercoledì il ragazzo alla guida del Suv è stato qui, sul luogo dello schianto, per quattro ore e non ha versato una lacrima. Non ho visto nessuno disperato, né lui, né i suoi amici: erano tutti sereni, perfino strafottenti. Pensavano ai follower. Hanno avuto una reazione davvero schifosa: sorridevano, hanno iniziato a fare video. Quando un altro genitore ha visto quello che stavano facendo, gli ha fatto notare che c’era un bambino che stava morendo in ospedale. Non hanno avuto alcuna reazione nemmeno in quel momento, e lì è scattato il parapiglia. Solo che poi alla fine il padre è stato addirittura denunciato per aggressione».
Ci sono le immagini di questo contrasto. Genitori e nonni che affrontano i ragazzi. Ci sono anche le testimonianze di chi ha visto i genitori dei ragazzi. «Abbiamo sentito che rassicuravano i figli e gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto» ha detto uno dei dirigenti dell'asilo dove la famiglia era appena stata.