Meditare nella foresta amplifica la nostra capacità di rallentare i ritmi e di imparare a lasciar andare
I Maneskin si mettono a nudo e ritornano con nuova musica
Il 30 ottobre esce il singolo Vent'anni
"Raccontiamo i nostri 20 anni. Per parlare ai nostri coetanei, ma anche alle persone più grandi di noi". I Maneskin, gruppo rivelazione del 2017 dopo la partecipazione a X Factor, tornano dopo un periodo di silenzio e alcuni mesi passati a Londra, con un nuovo brano dal titolo Vent'anni, che esce il 30 ottobre e si preannuncia come primo passo per nuovi progetti e per una nuova fase artistica. Un brano manifesto "per accorciare il gap generazionale, portando alla luce emozioni e sensazioni che sono universali e possono accumunare tutte le generazioni", raccontano Damiano, Victoria, Thomas e Ethan che hanno presentato il singolo con una performance live - senza pubblico - tra i palazzi imperiali sul Palatino della loro Roma. Scritta dai Maneskin (che partiti dalle esibizioni in strada nella capitale sono arrivati in vetta alle classifiche e conquistato un doppio disco di platino con l'album di debutto "Il ballo della vita") e prodotta con Fabrizio Ferraguzzo, Vent'anni è una rock ballad scritta in forma di lettera aperta in cui si intrecciano i pensieri di Damiano con quelli del suo alter ego più maturo. "Ho scritto quello che io stesso avrei voluto sentirmi dire da qualcuno più adulto ora che ho vent'anni - racconta Damiano, idolo delle ragazzine, che rifiuta le definizioni di genere date solo dall'abbigliamento o dalla scelta di mettere lo smalto o il kajal. Parole rivolte ai coetanei, ma che fanno ricordare anche a chi ventenne non lo è più quanto "farà male il dubbio di non essere nessuno", quanto a quell'età faccia paura, ma allo stesso tempo sia naturale sbagliare, spinti dal desiderio di fare qualcosa di grande perché "sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri". A firmare la campagna di lancio del brano, nato durante il lockdown, il fotografo Oliviero Toscani che ha ritratto i quattro ragazzi nudi e stretti in un abbraccio. "Volevamo rappresentare l'amore privo di sovrastrutture e pregiudizi - spiega Victoria -. La libertà sessuale e del proprio corpo, per essere se stessi". Quattro ragazzi con le idee molto chiare e una solida formazione musicale, nata dall'ascolto di Led Zeppelin, David Bowie, Genesis, Pink Floyd. "Gente seria. Siamo stati molto influenzati dagli anni Ottanta e come gruppo cerchiamo di tornare a un suono analogico, diverso da quello che va oggi di moda".