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Fedez nel mirino delle polemiche rompe il silenzio dopo il concerto a Ozieri
La replica dell’artista sul concerto in Sardegna a poche ore dalla tragedia
Non accennano a placarsi le polemiche dopo il concerto di Fedez tenutosi sabato sera a Ozieri, durante i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Rimedio. L’evento si è svolto, infatti, nonostante il tragico lutto che ha colpito la città poche ore prima, con la morte del piccolo Gioele Putzu, di soli 9 anni, schiacciato da una porta da calcio mentre giocava con gli amici in un campo sportivo. La scelta di non annullare il concerto ha suscitato indignazione, soprattutto sui social, dove molti hanno espresso sdegno per la mancanza di rispetto nei confronti della tragedia. Ora, però, arriva la replica di Fedez, che con una serie di stories spiega come sono andate le cose.
La versione di Fedez
«Ho suonato ad Ozieri, in provincia di Sassari, e sono stato avvertito di questa terribile tragedia poco prima di salire sul palco. Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la nostra vicinanza alla famiglia», dichiara l’artista pubblicando il video del minuto di silenzio. «Nessuno si è permesso di dire nulla. Vergona a chi? Ma come si fa ragazzi? Solo perché la settimana scorsa è andata virale la roba che l’autotune era sbagliato, dobbiamo inventarci una cazzata senza avere un minimo di rispetto per una tragedia del genere? Questo la dice lunga sullo stato dell’informazione italiana», aggiunge Fedez.
Le reazioni del pubblico
Sui social media si sono susseguiti commenti di ogni tipo, tra chi ha condannato senza appello la decisione del rapper e chi, invece, ha cercato di comprenderne le ragioni. Molti utenti hanno sottolineato l'importanza del rispetto per il dolore delle famiglie colpite da lutti e hanno invitato Fedez a riflettere sulla sua immagine pubblica.
Cos’è successo al piccolo Gioele
Stava giocando con un aquilone, il piccolo Gioele Putzu. Doveva esser al sicuro, con i suoi amichetti e invece nel campo da calcio “Raimondo Meledina” di Ozieri, nel quartiere fieristico di San Nicola, ha trovato la morte. Una porta da calcio a 5 è precipitata sul bimbo che avrebbe fatto 10 anni a dicembre. Era venuto a trovare i nonni da Olbia, insieme a babbo Ivan e mamma Antonella. «Gioele, Gioele, Gioele», ha urlato il padre, arrivato sul palco, poco dopo le 20. I soccorsi hanno tentato di rianimare il piccolo per oltre un’ora, invano. Il filo dell’aquilone si era arrotolato attorno a quella dannata porta e qualcosa ha compromesso l’equilibrio della struttura cadendo sul piccolo. Tutte le autorità locali, che erano presenti all’ippodromo per il Derby, si sono precipitate sul posto, insieme ai soccorsi medici, i carabinieri e al sindaco Marco Peralta.
Il concerto con Fedez e le ragioni del sindaco
Nonostante la terribile tragedia la festa di Ozieri non si è fermata. Si celebrava il 98esimo Derby Sardo. E negli spazi della fiera di San Nicola, a poche centinaia di metri dal campo da calcio, tutto era pronto per i festeggiamenti civili della Beata Vergine del Rimedio, con l’esibizione di Fedez, con migliaia di spettatori attesi da tutta la Sardegna. E ha continuato, nonostante tutto. Il concerto, previsto per le 22 nel Quartiere Fieristico San Nicola, spiega la Nuova Sardegna, ha visto susseguirsi numerosi artisti sul palco. E il sindaco Marco Peralta ha cercato di spiegare il mancato annullamento delle manifestazioni. «La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. Le parole servono a poco. È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione. Oggi la nostra Comunità è stata colpita da un’immane tragedia – ha detto il primo cittadino – : un piccolo angelo, Gioele, non è più tra noi. Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio. L’amministrazione comunale si stringe intorno alla Famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo. È doveroso infine precisare che, visto il gran flusso di persone, gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico». Il cantante si è esibito, postando alcune immagini del concerto su Instagram. Non è ben chiaro se fosse informato o meno della situazione. Sta di fatto che sul suo profilo, finora, non risulta nemmeno un accenno alla tragedia. E all’indomani della tragedia sui social esplode la polemica. «Si poteva annullare, la gente avrebbe capito», è solo uno dei tanti commenti in rete.
Un dibattito aperto
La vicenda di Fedez solleva un dibattito più ampio sulla gestione degli eventi pubblici in situazioni di emergenza o di lutto collettivo. Qual è il confine tra il diritto alla libertà di espressione e il rispetto per il dolore altrui? Come conciliare le esigenze di una comunità con quelle di un'industria dell'intrattenimento?