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Fabrizio Corona deve tornare in carcere, Asia Argento lo difende: "Non gli viene perdonato quel disturbo bipolare"

Venerdì, 12 Marzo 2021. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Fabrizio Corona deve tornare in carcere, Asia Argento lo difende:

Gesto estremo per l’ex re dei paparazzi si è ferito e ha mostrato le immagini sui social

Ore decisive per Fabrizio Corona che dovrà tornare in galera per decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che di fatto ha revocato i domiciliari. L’ex re dei paparazzi si è ferito ai polsi e ha mostrato le immagini sui social: “Sacrificherò la mia vita”. Il gesto estremo dopo aver saputo di dover tornare in carcere, per questo la polizia è arrivata per portarlo al pronto soccorso. Ma Corona si è opposto per questo è stato trasferito al reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano, in attesa di essere dimesso e trasportato al carcere di Opera. In sua difesa è intervenuta l’ex fidanzata nonché amica, Asia Argento che ha mostrato sul proprio profilo Instagram le immagini concitate di Corona con la polizia e l’addio struggente alla madre, in lacrime disperata.
“Quest’uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale. – ha detto Asia – Ha sicuramente fatto un sacco di cazzate nella vita, ma ora, a 46 anni, nonostante ne abbia già scontati più di 6 in carcere, è un cittadino reinserito, che lavora e dà da lavorare, che paga le tasse, è un padre, un figlio, un fratello ed un amico che si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa ai magistrati, davanti a tutti. Ma non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello stato, sotto i quali era in cura”.

Poi la conclusione: “Ora ditemi voi come potrà quest’uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere, io non conosco nessuno che sia uscito ‘riabilitato’ dopo una lunga prigionia. Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Ma l’Italia non è un paese di lobotomizzati. Per questo io oggi grido con voi: Giustizia per Fabrizio”.