Meditare nella foresta amplifica la nostra capacità di rallentare i ritmi e di imparare a lasciar andare
Addio a Gigi Proietti, è morto il matatore dello spettacolo
Dopo giorni di degenza in clinica, colpito da un malore cardiaco
Se n'è andato il grande Gigi Proietti, da diversi giorni ricoverato presso la clinica romana Villa Margherita perché non si sentiva molto bene e stava facendo degli accertamenti per uno stato di affaticamento. Le sue condizioni si sono aggravate nel tardo pomeriggio di domenica, in seguito a uno scompenso cardiaco. Alle 5.30 del 2 novembre, nel giorno del suo 80esimo compleanno, Proietti è deceduto. La causa non sarebbe il Covid, ma problemi cardiaci. La famiglia, fino all'ultimo, ha voluto mantenere il massimo riserbo riguardo alle sue condizioni di salute.
"Un uomo, non un intellettuale, che racconta l'allegria di allora, impastandola a quella di oggi. Ma senza nostalgia, per l'amor d'iddio. No, semmai con la gioia per un passato che la mente riscrive come vuole, come un sogno ricorrente che, negli anni, abbiamo imparato a controllare", presentava così la sua vita Gigi Proietti. Ben 55 anni dei suoi 80 anni passati tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi, Proietti 'One man show' era considerato da molti critici l'erede di Ettore Petrolini. Al cinema, indimenticabile la sua interpretazione di Mandrake nel cult "Febbre da cavallo".
"È un gesto di coraggio. C'è voluta la mia 'tigna', come si dice a Roma, soprattutto per non voler fare una stagione di monologhi, ma di spettacoli 'veri'. Speriamo non sia una mandrakata, perché Mandrake era convinto di aver fatto una furbata, ma poi non gli andava mica bene", diceva Proietti lo scorso luglio quando aveva appena riaperto il teatro di Roma Silvano Toti Globe Theatre.
Ora ci rimarrà il ricordo d'un vero mattatore innamorato della sua Roma, che passava dalla musica alla comicità in un batter d'occhio con uno stile unico nel suo genere.