“L‘uomo calmo” così è stato soprannominato, si tratta di un uomo cinese che ha fatto tranquillamente la fila al pronto soccorso.

Piero Marrazzo è cambiato. Ormai sono passati quattro anni dallo scandalo che lo ha visto protagonista e adesso è un’altra persona. Nel 2009 l’allora Presidente della Regione Lazio finì su tutte le pagine dei giornali a causa di un video (mai mostrato pubblicamente) fatto ad un festino insieme ad un transessuale (il quale dichiarò di avere una relazione con lui da sette anni) e con droghe annesse. In seguito al clamore mediatico sollevato dalla vicenda (c’è un processo ancora in corso in cui lui è parte lesa), Marrazzo confessò tutto, definendo l’accaduto come “frutto di una sua debolezza della vita privata”. Ora Piero torna in tv come conduttore di Razza Umana (dal 13 novembre su Rai due), ma il percorso di rinascita è stato faticoso. Dimenticate le presunte serate di sesso e cocaina, si volta pagina.

Marrazzo racconta attraverso le pagine di Vanity Fair (in edicola domani, mercoledì 30 ottobre) di essere andato in un monastero per dimostrare che non aveva nessuna dipendenza. Così è stato. Dopo un mese è uscito, ma sono serviti altri due anni di analisi per capire perché da eterosessuale, con il successo e una famiglia felice, sia finito in un brutto giro. Il giornalista pensava che ci fossero difficoltà nel confronto con il padre, Giuseppe Marrazzo (giornalista di mafia e di camorra), mentre sembra sia colpa di un problema irrisolto con la madre: “Donna bellissima, riservata ma vicina. Morta di tumore nel 1985, lo stesso anno di papà Joe: per questo sono giornalista”.

Piero si è innamorato di nuovo. Ora sta vivendo una bella relazione con Patrizia Mancini, 42 anni, coreografa, insegnante di danza ed ex ballerina televisiva. Dopo lo scandalo non pensava proprio di riuscire a trovare una donna disposta a dargli fiducia: “Ma la grandezza di una donna è che quando le piace un uomo non ha pregiudizi: il sentimento è più forte“. Dopo aver fatto soffrire l’ex moglie e le figlie, Marrazzo non vuole più fare gli stessi errori del passato: “Piero non tradisce più. Non mente più“.(velvetgossip)

La casa dove e' cresciuto Steve Jobs e ha creato i suoi primi computer e' stata dichiarata 'historic landmark', cioe' patrimonio storico dello Stato americano. Si tratta di una palazzina a un piano, nel numero 2066 di Crist Drive, a Los Altos, in California, dove i genitori di Jobs si sono trasferiti nel 1968. Lo ha deciso all'unanimita' la Los Altos Historical Commission, che in questo modo ha assicurato che la casa venga mantenuta cosi' com'era all'epoca. Una decisione, giunta al termine di un lavoro di due anni, che non avra' bisogno del via libera di Patricia Jobs, sorella di Steve, attualmente proprietaria dell'abitazione, che comunque non si opporra'. Qui, esattamente nel celebre garage, Jobs nel lontano 1976, creo' i suoi primi 100 pezzi del suo celebre Apple 1. E proprio il garage fu la prima sede legale della societa' della Mela morsicata.(ansa)