Sara Ventura racconta le molestie nel mondo del tennis: “Ho subito abusi di ogni tipo dagli allenatori”
Dopo aver vinto 15 titoli italiani solo oggi, a 47 anni, la sportiva ha trovato il coraggio di parlare
Per la prima volta Sara Ventura, ex tennista, ha parlato degli abusi e molestie che hanno segnato la sua carriera. A 12 anni ha perso la madre e subito dopo ha accettato una proposta per vivere in un collegio fuori Roma e allenarsi con le migliori tenniste italiane, lasciando Cologno al Serio dove è nata per non tornarci più. È così cominciata una carriera da professionista che l'ha portata a vincere 15 titoli italiani, ma in cui abusi e molestie da parte degli allenatori sono stati all’ordine del giorno.
«A volte, in trasferta, dividevo la camera con l’allenatore. Lo facevo per risparmiare, ma dovevo stare attenta che, di notte, andasse tutto bene». «Ho subito abusi di ogni tipo anche sessuali. A 13 anni a luci spente il coach veniva nel mio letto. Io, però, lo cacciavo».
«Con le altre tenniste, ragazze un po’ più grandi. Mi dicevano: eh sì, funziona così, ci siamo passate anche noi. Ho imparato a dormire con la racchetta vicino». «Diciamo che, se non eri accondiscendente, te la facevano pagare: potevano non convocarti in Nazionale, farti allenare sul cemento anche se stavi per gareggiare su terra, potevano anche non iscriverti ad alcuni tornei».
In 20 anni da tennista professionista Sara Ventura di cose ne ha imparate tante: a difendersi dagli orchi, a non valutare una persona solo in base alla performance, a metabolizzare le sconfitte e a rialzarsi dopo ogni caduta. Oggi, a 47 anni, questi insegnamenti li ha riassunti in un libro, A testa alta (DeAgostini), e li ha fatti diventare i pilastri del Sara Ventura - Art & Body, il loft milanese sui Navigli dove accoglie circa 120 clienti alla ricerca di un percorso di remise en forme personalizzato: «Ciascuno ha la sua storia: ci sono persone che vengono da me dopo aver subito un trauma, altre che non riescono a dormire a causa di contratture muscolari, altre ancora che necessitano di un dimagrimento in tempi rapidi per questioni di salute. Io disegno un programma di fitness per ognuno», racconta l’atleta con voce dolce dentro a un corpo scolpito. Poi prosegue: «Quando ho smesso di giocare a tennis, ho fatto di tutto per diventare il coach che non avevo mai avuto».