Rio 2016 parte male, alloggi incompleti
Il Coni costretto ad appaltare i lavori a operai locali
Partono con il piede sbagliato le Olimpiadi di Rio. È subito caos al villaggio olimpico, gli alloggi per gli atleti non sono ancora pronti. . Nemmeno il tempo di inaugurare la «casa» degli atleti ai Giochi, che sono emerse inesorabilmente le magagne organizzative e i ritardi nei lavori: la struttura non è pronta ad ospitare tutte le delegazioni dei Giochi.
All'apertura ufficiale dei 31 edifici riservati ad atleti, tecnici e staff (in tutto i posti letto sono 18mila), il comitato organizzatore dei Giochi è stato ben presto costretto a scusarsi e ad ammettere che «parte degli appartamenti è in ritardo, gli operai continueranno a lavorare 24 ore al giorno per risolvere i problemi». Il Coni è addirittura stato costretto ad appaltare lavori in proprio affinché venga completata la palazzina 20, riservata agli azzurri. Lo stesso hanno poi fatto olandesi e americani: così operai, elettricisti, idraulici e muratori sono in azione h24, impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo. Il comitato australiano ha deciso di mandare i prorpi atleti in albergo.
Un altro problema che si è già manifestato, e che in Brasile non è certo una novità, è quello di improvvisi black out dell’energia elettrica. Inoltre verrà rinforzata anche la sicurezza, con l’arrivo di militari e agenti di compagnie private di “security”, per garantire la tranquilità di sportivi, spettatori e organizzatori.