Maradona attacca il calcio: "se si continua cosi' allora meglio guardare una telenovela"
Tornato a Milano dopo un decennio di assenza per presentare alla Gazzetta dello Sport una raccolta di Dvd a lui dedicata, realizzata da Gianni Mina', il Pibe de Oro non ha deluso le attese, parlando a ruota libera per quasi due ore, senza peli sulla lingua e con la sua consueta imprevedibilita', passando da Roma-Napoli ("Non chiedetemi come finira'. La Roma va come un treno, ma il Napoli ha piu' fame") al suo passato con la droga ("Ne sono uscito grazie alle mie figlie, tra quattro mesi saranno dieci anni che non prendo niente"). Maradona ha puntato il dito in particolare contro i mali del nostro calcio, dalle partite truccate ("se si continua cosi' allora meglio guardare una telenovela"), facendo riferimento al match di qualificazione mondiale Uruguay-Argentina finita 3 a 2, all'attuale dirigenza della Fifa ("gestita da ultranovantacinquenni che non sanno piu' nemmeno andare in automobile, ma che sono attaccati ai soldi e alle poltrone e non fanno il bene del calcio"). Diverse le punzecchiature anche nei confronti del "moreno" Pele' ("Lui e' amato dalla Fifa, io dalla gente"), di Blatter ("Mi voleva vedere in ginocchio, ma non l'ho fatto"), del presidente della Federcalcio Argentina Julio Grondona ("Se non sono piu' ct della Nazionale e' per il principio non per i risultati"), dell'ex presidente del Napoli Ferlaino ("Non ha mai voluto mettere mano al portafogli, ora sara' a Ibiza") e, a sorpresa, del nuovo proprietario dell'Inter Thohir ("Non credo sappia molto di calcio, forse sa di piu' di palla ovale o di baseball, ma con i soldi si puo' imparare"). (AGI) .