Stadio Olimpico in lacrime per l'addio di Totti

Lunedì, 29 Maggio 2017. Nelle categorie Primo Piano, Sport, Notizie

Stadio Olimpico in lacrime per l'addio di Totti

Tifosi emozionati per un momento che nessuno voleva

Il giro di campo più duro e nello stesso tempo il più emozionante del mondo. A Roma ieri sera è successo qualcosa di indimenticabile perché si può anche vincere poco o niente, ma nella vita certi amori sono eterni. E così sarà per Francesco Totti e la Roma giallorossa, di cui è stato un simbolo per un quarto di secolo che fa sentire tutti più vecchi: all'improvviso, per l'addio di un fuoriclasse, ci si accorge di quanti anni siano passati. "Il tempo ha deciso","spegnere la luce non è facile, adesso ho paura", dice lui emozionato e con un microfono in mano rivolgendosi a 60mila persone che piangono, e proprio questo è il punto: sulla classe e la passione per il calcio di questo idolo perpetuo del popolo romanista ha vinto ciò a cui nessuno può sfuggire, al di là delle scelte tecniche di Spalletti e quelle societarie di Pallotta, entrambi sonoramente fischiati dal pubblico. Non solo lacrime durante il saluto a Francesco ma anche parole che esprimono un'ammirazione profonda come quelle di Rossi, il centrocampista, erede della fascia di capitano: "Ci sono persone che non sono normali, che non hanno una vita normale, una storia normale, Francesco è uno di questi. Lui ha vinto in un'altra maniera, unendo una città che si disunisce per tutto. Dopo 16 anni non lo vedrò più nello spogliatoio. È un amico che non vedrò più".

La Roma ha battuto il Genoa per 3-2 con un gol al 90' di Perotti, e questa prodezza dell'ex di turno ha tolto tutti dall'imbarazzo, altrimenti che festa sarebbe stata senza la Roma direttamente in Champions? A far correre i brividi lungo la schiena ai romanisti c'era stato anche il gol iniziale di Pellegri, un sedicenne-prodigio che aveva appena tre mesi ai tempi dell'ultimo scudetto romanista, nel 2001, e poi quello di Lazovic pochi minuti dopo il 2-1 di De Rossi che quasi aveva fatto venire giù l'Olimpico. La vittoria restituisce alla festa la sua dimensione piu' autentica: da France Football alla sindaca Raggi, dagli amici del Mondiale Pirlo e Cannavaro a campioni come Messi, non e' solo Roma che saluta il simbolo di Roma. La favola di Francesco Totti e la Roma è stata celebrata in ogni Paese d’Europa e del mondo, per un amore senza confini, per un’avventura che da ieri è entrata definitivamente nella storia del calcio.