Juventus rischia la Serie B e l'esclusione dalle coppe europee
L'indagine sulla "manovra stipendi" non lascia presagire nulla di buono all'orizzonte per la società bianconera
I 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus dalla Corte di appello federale Figc potrebbero essere solo l'inizio. Quanto emerge dalle motivazioni della sentenza sulle "plusvalenze fittizie" e, soprattutto, dalle indagini in corso sulla cosiddetta "manovra stipendi" non lascia presagire nulla di buono all'orizzonte per la società bianconera. In particolare, a mettere nei guai la Juve sarebbe l'intenzionale sistematicità con la quale la dirigenza ha agito.
I giudici, nelle 37 pagine di motivazioni, parlano di «illecito grave, ripetuto e prolungato che ha portato ad un'inevitabile alterazione del risultato sportivo» e della «intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento dei calciatori e dei loro relativi valori».
L'ipotesi della retrocessione in Serie B, però, appare ancora improbabile: i giudici della Procura Federale (stando all'articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva della Figc sul falso in bilancio) dovrebbero dimostrare che la Juventus ha ottenuto l'iscrizione al campionato di Serie A – in una delle tre stagioni sportive al centro dell'inchiesta penale – grazie alle condotte sotto inchiesta. Ipotesi, questa, al momento non contemplata nelle indagini sulla "manovra stipendi".
Tuttavia, in virtù di quanto sta emergendo nel secondo filone di indagini che coinvolge i bianconeri, nuove penalità potrebbero essere inflitte alla Juventus. Ulteriori punti potrebbero essere decurtati alla classifica e, a quel punto, la retrocessione in Serie B - sebbene non d'ufficio - diventerebbe un rischio concreto.
La posizione della Uefa
Così come è reale, ma ancora tutto da decidere, il rischio di esclusione dalle coppe europee. L'Uefa ha aperto un'indagine, ma per ora osserva con attenzione quanto emergerà dalle inchieste italiane. Solo in seguito deciderà come agire, come conseguenza delle mosse della Figc.