Alonso e Massa puntano sulla "Rossa"
Il giorno dell'ottimismo Ferrari è illuminato dalle parole inedite di Felipe Massa («Non ho avuto problemi») e confermato da Fernando Alonso («La macchina risponde alle aspettative»).
Che cosa è cambiato? Rispetto alla gara di Barcellona, poco: qualche aggiornamento aerodinamico che da solo non giustifica il buon umore. La verità è che in Spagna la Ferrari ha compiuto un grosso passo avanti che continua a dare buoni risultati. Il barometro delle prestazioni è Massa: se va forte lui, significa che la F2012 è a posto. Il pilota brasiliano è soddisfatto sia del bilanciamento sia del consumo delle gomme da asciutto e da bagnato. Persino la trazione, punto debole delle «Rosse» e fondamentale in un tortuoso tracciato cittadino, sembra un problema del passato.
Alonso ha ritrovato il sorriso. Tutto si aspettava fuorché di trovarsi in testa al Mondiale (in comproprietà con Vettel) e con una monoposto competitiva dopo un quarto di campionato. Ieri nella prima sessione ha stampato il miglior crono, nella seconda non ha fatto in tempo a montare le gomme supermorbide causa pioggerella. Un altro dato a favore è l'incertezza e l'imprevedibilità delle gare. «È difficile fare pronostici per le qualifiche e ancora di più per domenica», spiega. Se nessuno prevale, a Maranello hanno il tempo di rimediare agli errori di progettazione che sembravano aver compromesso la stagione.
Alonso si accontenterebbe di un pareggio, che equivale a un piazzamento tra i primi cinque. Per il Gp successivo di Montreal gli hanno promesso un bel pacchetto aerodinamico che dovrebbe rimediare all'altro difetto della F2012: la velocità massima. Aumentarla significa facilitare i sorpassi in fase di attacco e migliorare la difesa della posizione. Dopodiché resterebbe da migliorare un ultimo dettaglio: la prestazione sul giro. Alonso non riesce a partire in pole position dal Gp di Singapore del settembre 2010. A Montecarlo gli farebbe comodo, perché i sorpassi sono quasi impossibili, ma sono passati i tempi in cui le posizioni del sabato restavano immutate. «Oggi la tattica conta più del talento puro», sostiene il pilota spagnolo forse esagerando un po' (come spiegare altrimenti il suo vantaggio su Massa di 61 punti a 2?). Su un argomento, però, i suoi colleghi concordano: scegliere il momento giusto in cui cambiare le gomme può essere la chiave per vincere il Mondiale. «Nessuno nel paddock ha ancora capito come funzionano gli pneumatici», si è lamentato ieri Jenson Button, che dopo aver vinto al debutto in Australia ha perso l'ispirazione.
La Ferrari finzora è riuscita ad azzeccare le decisioni cruciali e ha raccolto più di quanto potesse aspettarsi. Montecarlo è un'altra tappa delicata in attesa di avere una monoposto all'altezza di Lotus, Red Bull e McLaren (l'ordine non è casuale). Alonso fino a un mese fa faticava a nascondere qualche mal di pancia. Adesso sente di nuovo aria di successo: «Abbiamo iniziato il fine settimana con il piede giusto, vediamo di continuare su questa strada».