"Una. Nessuna. Centomila", Fiorella Mannoia e tanti artisti live contro la violenza sulle donne
Le voci più belle della musica italiana sullo stesso palco per raccogliere fondi a favore dei centri anti-violenza
"Una chiamata alle arti", come l’ha definita Fiorella Mannoia nel suo discorso introduttivo. Il doppio concerto-evento "Una Nessuna Centomila in Arena" è andato in scena all’Arena di Verona il 4 e il 5 maggio, con l'obiettivo di raccogliere fondi da destinare ai centri che aiutano le donne vittime di violenza. «Una, Nessuna, Centomila è la fondazione nata in occasione della precedente esperienza al Campovolo di Reggio Emilia, dove grazie alla generosità dei centomila presenti abbiamo raccolto due milioni di euro. Vogliamo convincere le donne che dalla violenza si può uscire e grazie ai centri antiviolenza è possibile», ha raccontato Mannoia. Un invito a cui hanno risposto ben 25 artisti che si sono esibiti nei loro pezzi più celebri, impreziositi da duetti inediti e straordinarie performance.
Le due serate all’anfiteatro veronese sono state condotte da Amadeus e hanno visto la partecipazione di: Alessandra Amoroso, Annalisa, Samuele Bersani, Big Mama, Brunori Sas, Elodie, Emma, Niccolò Fabi, Achille Lauro, Ermal Meta, Fiorella Mannoia, Francesca Michielin, Fabrizio Moro, Mahmood, Noemi, Piero Pelù, Giuliano Sangiorgi, Tananai, Paola Turci, Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo, grande assente Ornella Vanoni che ha rinunciato alla sua partecipazione, spiegando sui social che sarebbe rimasta a casa per riprendersi dalle due date al Teatro Arcimboldi di Milano. La raccolta fondi sarà sostenuta, oltre che con gli incassi dei due concerti live, anche grazie una campagna di sensibilizzazione che la Fondazione Una Nessuna Centomila, preseduta da Giulia Minoli, lancerà dal 3 all’11 maggio, durante la quale sarà possibile donare attraverso sms o telefonata al numero 45580.
Non solo musica sul palco dell’Arena, dove il pubblico ha assistito all’emozionante intervento di Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo, che hanno messo in scena l’evoluzione di una relazione violenta tra un uomo e una donna. Per farlo i due si sono ispirati a fatti reali chiedendo l’aiuto della Polizia Postale, con la quale hanno raccolto alcune conversazioni in cui si sono verificate delle violenze verbali nei confronti di donne: «Chi fa questo fa male a sé stesso», ha detto Caiazzo al termine dell’esibizione. Il brano che ha concluso gli show, durati circa due ore ciascuno, è stato Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli che, presente all’Arena, ha rinnovato l’appello contro la violenza sulle donne.