Tutta colpa di una telefonata l’incidente ferroviario a Santiago de Compostela
Dall'esame della scatola nera è emerso che il macchinista del treno deragliato a Santiago de Compostela, a momento dell'incidente aveva appena terminato una telefonata. Quando si è reso conto della folle velocità a cui viaggiava il treno si è attaccato ai freni ma il convoglio viaggiava ormai a 192 chilometri orari, dritto verso la catastrofe. All'imbocco della curva della morte, correva a 152 all'ora mentre il limite sarebbe stato di 80. Dopo 5 giorni dall'accaduto che ha causato 79 morti e 178 feriti, sono 66 le persone ancora ricoverate nell'ospedale di Santiago, 15 delle quali in condizioni estremamente critiche.