Trovato il vandalo del principale monumento romano, la lettera di scuse: "Non sapevo che il Colosseo fosse antico"
L'assurda scusa del personal trainer inglese che ha sfregiato la meraviglia di Roma
Il suo voleva essere un gesto romantico, invece no solo rischia il carcere ma ha svegliato un polverone mediatico ancora più potente dopo l'intento di scusarsi: “Non sapevo che il Colosseo fosse antico”. È questa l’assurda giustificazione con cui lo sfregiatore anglobulgaro Ivan Danailov prova a difendersi di fronte all’accusa di vandalismo che gli potrebbe costare fino a 5 anni di reclusione. Tanto rischia per aver inciso “Ivan+Hailey 23”, il proprio nome e quello della ragazza, sul muro dell’Anfiteatro Flavio.
A quasi due settimane dallo sfregio, ripreso e condiviso in mondovisione su Twitter, il 31enne affida a una lettera inviata in procura e al Campidoglio una missiva ai limiti del surreale: “Consapevole della gravità del gesto commesso, desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità”.
Dopo aver cercato di circuire il sindaco Roberto Gualtieri - che comunque ha problemi più gravi, come quello dei rifiuti ormai fuori controllo - parte la scusa impossibile: “Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”. Proprio così. Danailov non sapeva cosa fosse il Colosseo, meraviglia del mondo per tutti ma non per il personal trainer londinese.
Il tentativo è quello di rabbonire i giudici: indagato per danneggiamento di beni culturali, rischia fino a 5 anni di carcere e 15.000 euro di multa. Ecco la pena per l’uomo che non sapeva (o vuole far credere a tutti di non sapere) di cosa si parli quando ci si trova di fronte al Colosseo.