Trovato accordo per il nuovo Dpcm: verso coprifuoco dalle 21 nel territorio nazionale
Le prime indiscrezioni dopo la riunione del premier Giuseppe Conte con i capidelegazione
Il lavoro sul Dpcm che Giuseppe Conte ha illustrato oggi alle Camere si concentra su diversi punti: chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, riduzione della capienza nei trasporti pubblici dall’80 al 50 per cento. Chiusura dei musei e stop alla circolazione tra le regioni sono alcuni dei provvedimenti che dovrebbero essere adottati. Per le regioni più colpite sono previste misure ancora più severe: giù le saracinesche di bar e ristoranti anche a pranzo ed estensione della didattica a distanza alla seconda e terza media, insieme a veri e propri lockdown nelle aree più critiche.Si è arrivato a un accordo per l’orario del coprifuoco: non più alle 18 nelle cosiddette 'zone rosse' ma l'idea, è quella di estenderlo alle 21 per tutta Italia.
Non si potrà uscire dopo le 21, se non per motivazioni legate al lavoro, a motivi di salute o per necessità e urgenza. Probabilmente sarà necessario portare con sé l’autocertificazione per giustificare questi spostamenti.
Il dpcm dovrebbe contenere anche il divieto di spostamento tra Regioni e ulteriori restrizioni per le province con un maggior numero di contagi.
Secondo la sottosegretaria Puglisi si incentiveranno le persone a restare a casa “tranne che per ragioni di salute o lavoro: stiamo cercando di lasciare fabbriche e quante più possibili attività produttive aperte. Ci saranno misure più restrittive per le Regioni che hanno un tasso di Rt superiore a 2. Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media, cercando di lasciare invece i bambini più piccoli con la didattica in presenza, cosa che viene garantita anche per ragazze e ragazzi con disabilità”.