Sergio Mattarella proclamato nuovamente Capo dello Stato riconferma lo staff
Ad accompagnare il presidente, quando i cerimoniali lo richiedono, sarà ancora sua figlia Laura
Squadra vincente non si cambia. E questa volta è stato Sergio Mattarella, che giovedì verrà ufficialmente proclamato presidente in seduta comune alla Camera, a chiedere a tutti i suoi più stretti collaboratori di continuare a dargli una mano in questo bis che fin solo a qualche giorno fa sperava rimanesse nel campo delle ipotesi irrealizzate. A partire da Ugo Zampetti, segretario generale del Quirinale, con un'esperienza decennale nelle istituzioni avendo svolto lo stesso incarico alla Camera dei deputati.
Funzionario di stato di alto rango. Uomo silenzioso e composto. Un po' come la generalità degli altri componenti del team. Giovanni Grasso è il portavoce del presidente (che gli ha fatto da testimone di nozze). Giornalista di lungo corso ad Avvenire. È stato colui da cui è passata molta della comunicazione sobria che tanto è piaciuta agli italiani di Mattarella in questi primi sette anni. Nelle settimane del primo lockdown, per dire, diffuse in rete il director's cut di un video in cui il presidente si lamentava per lo stato dei suoi capelli ("Sai Giovanni, nemmeno io posso andare dal barbiere"). Voluto o meno che fosse, avvicinò ancor di più il presidente agli umori di fondo del paese.
Come consigliere per l'informazione ci sarà Gianfranco Astori, ex direttore dell'agenzia Asca con un passato in politica nella Democrazia cristiana. Che è poi la provenienza pure del consigliere politico del presidente: Francesco Garofani. Simone Guerrini continuerà a essere direttore dell'Ufficio di presidenza. Tutti militanti nell'alveo dell'associazionismo cattolico di sinistra. Riconfermato come direttore dell'Ufficio affari giuridici del Quirinale Daniele Cabras. Così come Giuseppe Fotia agli Affari finanziari e il generale Rolando Mosca Moschini come consigliere per la Difesa. L'unica figura che provabilmente non seguirà il presidente nel bis sarà Emanuela D'Alessandro, classe 1960, diplomatica, in odore di nomina dal governo come ambasciatrice in Francia.
C'è spazio anche per gli under 35 tra i collaboratori di Mattarella, si tratta di Martino Merigo. 34 anni, veronese, laureato alla Luiss. In precedenza si era occupato della comunicazione della Comunità di SantìEgidio (il fondatore Andrea Riccardi era stato tra i quirinabili proposti dal centrosinistra). Dal 2015 invece è l'uomo dei social della presidenza della Repubblica. Continuerà anche per i prossimi sette anni a dare un tocco di modernità alla comunicazione del Colle.
Nelle cerimonie, in veste di "first lady" ci sarà ancora Laura, la figlia del presidente e della moglie Marisa Chiazzese scomparsa nel 2012, ad accompagnarlo quando i protocolli lo richiedono. Come è successo nei bagni di folla e nelle lunghissime standing ovation, alla Scala di Milano o al teatro San Carlo di Napoli, che hanno accompagnato le ultime uscite pubbliche di Mattarella, certifcandone una volta di più l'affetto degli italiani.