Riaperture e coprifuoco alle 23: torna la battaglia politica

Martedì, 20 Aprile 2021. Nelle categorie Cronaca, Primo Piano, Notizie

Riaperture e coprifuoco alle 23: torna la battaglia politica

Decisivo il confronto con il Cts in programma oggi

La Lega presenterà la proposta di rinviare il coprifuoco alle 23, già dal 26 aprile, al prossimo Consiglio dei ministri? “Sicuramente, lo chiedono gran parte delle regioni e dei sindaci a prescindere dai colori politici”. Così ha risposto il leader della Lega, Matteo Salvini è ha aggiunto: “Non è una richiesta di Salvini e della Lega, ma è fondata sui dati scientifici in miglioramento e sul buon senso. Lo stesso ministro Speranza, da questo punto di vista, qualche ascolto ha iniziato a darlo”.

Il Governo finora conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppando da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipare il coprifuoco - “basta con il coprifuoco” è la posizione che rilancia Giorgia Meloni - e aprire in zona gialla anche i bar e i ristoranti al chiuso e dall’altro quelle di buona parte delle Regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli studenti in classe dal 26 se non si interverrà sui trasporti. Il primo passaggio è la riunione degli esperti del Cts di oggi.
Al momento “non e’ possibile estendere il coprifuoco perché i numeri sono migliorati, ma non in quella forma che ci consente il ‘liberi tutti’” dichiara il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (M5s).
Il governatore lombardo Attilio Fontana, sottolinea che “il coprifuoco è una di quelle misure che dovranno tener conto del miglioramento della situazione e dei numeri, del raggiungimento di una sempre maggiore normalità. Sulla base della valutazione dei numeri si valuterà se eliminarlo o tenerlo ancora qualche giorno. Siamo vicini a una scelta definitiva”. Ed ancora: “Sono dell’opinione che bisogna fare tutto con gradualità e buonsenso - ha aggiunto Fontana -, quel buonsenso che il governo sta usando. Con il governo, il vantaggio è che c’è un dialogo continuo, quasi giornaliero, per cui i cambiamenti possono avvenire con maggiore costanza. Con il precedente governo era meno intenso il contatto”.