Panama Papers, continuano le indagini
Ciffre da capogiro e una lunga lista di nomi nella fuga più grande di notizie, nella storia della finanza
Non si parla d'altro, il tema più scottante è quello riferito a Panama Papers, il nome dato agli 11,5 milioni di documenti emersi grazie a un’inchiesta giornalistica, la più grande fuga di notizie finanziarie della storia. L'inchiesta è stata svolta a livello internazionale da 378 giornalisti, appartenenti a testate di diversi Paesi, associate nel "The International Consortium of Investigative Journalists" (ICIJ). Per l'Italia, il lavoro è stato svolto in esclusiva da "l'Espresso". L'inchiesta "Panama Papers" riguarda lo studio legale Mossack e Fonseca di Panama, una delle più grandi "fabbriche" al mondo di società offshore. Il nome Panama Papers è stato scelto in riferimento ai "Pentagon Papers", i documenti che hanno messo a nudo le menzogne del segretario alla difesa di Nixon sulla guerra in Vietnam, pubblicati nel 1971 dal New York Times. Offshore, in gergo finanziario, significa "all'estero". Più nello specifico il termine indica paesi in cui si pagano tasse molto basse, a volte pari quasi a zero, e la proprietà di società e conti correnti è segreta. Questi stati sono spesso utilizzati da chi cerca di rendere irrintracciabile una parte o tutta la propria ricchezza. Sotto torchio per citare alcuni casi: gli affari riservati degli uomini di Putin, della famiglia Cameron, dei vertici comunisti cinesi, insieme a star come Leo Messi e Jackie Chan. In Italia non si sono salvati e sono sotto lente d'ingrandimento l'attore Carlo Verdone, la presentatrice Barbara D'Urso e lo stilista Valentino.