Mahmood, il vincitore di Sanremo abbandonato dal padre da piccolo
"Devo tutto a mia mamma"
Quando mio padre è andato via "avevo cinque anni", "ero così piccolo...i momenti di rabbia sono venuti dopo e li ho superati. Però ho scritto 'Soldi' perché avevo bisogno di fissare i ricordi di qualcosa che poteva andare meglio". Il vincitore di Sanremo Mahmood si racconta così durante un'intervista nel suo quartiere, Gratosoglio a Milano. E parla anche della frase 'Come va?Come va...?', ritornello del brano. "E' la frase migliore - sottolinea - a volte, per dire che non t'interessa davvero sapere come va".
"Devo tutto a mia mamma - racconta - all'inizio mi accompagnava lei dal maestro di musica, partendo da Buccinasco, dove lavorava, e portandomi a Baggio. Ogni giorno un viaggio. Mi ha fatto da madre e da padre. Non posso dire che papà mi sia mancato, perché lei mi ha dato tutto. Mi ha sostenuto. Mi diceva: ti pago i corsi di musica solo se vai bene a scuola".
La musica "da bambino era uno sfogo e crescendo lo sfogo primario". "Finito il liceo - prosegue - facevo il barista all'alba e al mattino per poter studiare pianoforte il pomeriggio. A un certo punto, mamma aveva un bar a Largo Milano, veniva a mangiare il figlio di Caterina Caselli, mamma voleva che gli dessi un cd, non l'ho fatto. Dopo Sanremo 2016 ho preferito dìstare fermo. Ho scritto per altri, mi sono perfezionato, volevo maturare musicalmente". Fino alla vittoria a Sanremo 2019.