La Formula 1 saluta le "Ombrelline"
"Le Grid Girls sono state un tratto distintivo della F1 per decenni, ma non sono più appropriate"
Il più sessista, politicamente scorretto e iconico momento della Formula 1 è, ma a questo punto bisogna dire «era», lo schieramento di ragazze ombrellino prima del via. Una trentina di ragazze a gran premio, una per pilota più qualche riserva perché a stare in piedi sotto il sole in Malesia o in Bahrein qualcuna sveniva, da quest’anno sono disoccupate. Basta minigonne, tacchi a spillo e scollature vertiginose in griglia. La Formula 1 dice stop alle "Grid Girls" in pista. Dal 2018, la griglia di partenza sarà popolata di “performer, vip e invitati” di primo livello scelti di gara in gara dai vari organizzatori. La rivoluzione copernicana per il mondo dei motori è stata annunciata oggi pomeriggio con un comunicato stampa dagli americani della Liberty Media che hanno acquisito lo scorso anno la Formula 1 dalle mani del boss e inventore, Bernie Ecclestone (che, immaginiamo, accoglierà la notizia con un moto di sgomento) per il valore record di 8,5 miliardi di dollari.
La scelta di Liberty Media è stata spiegata in termini molto chiari. “Nell’ultimo anno (il primo della nuova gestione) abbiamo notato molte aree dello spettacolo che hanno bisogno di essere aggiornate e adeguate a quella che è la nostra visione dello sport”, dice Sean Bratches il managing director della F1. Tra queste, appunto, le ombrelline. “Il loro utilizzo è stato per decenni un elemento di base della F1. Oggi, invece, sentiamo chiaramente che questa pratica non è più consona con i valori del nostro marchio, ed è chiaramente in disaccordo con le regole di base della società moderna”.