Green Hill sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato
Il Corpo Forestale dello Stato ha in atto l'operazione di sequestro dell'allevamento di cani beagle Green Hill. L'azienda di Montichiari (BS) al centro di notissime polemiche quale unico allevamento italiano di cani beagle destinati alla sperimentazione animale è stato oggetto stamani di atto ispettivo da parte della Forestale. L'intervento è iniziato alle 9.15.
Il reato contestato è quello di maltrattamento di animali. L'intervento è stato disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.
All'operazione stanno partecipando 30 Forestali dei Comandi Provinciali di Brescia, Bergamo e del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA). Presente anche personale della Questura di Brescia.
Il Corpo Forestale dello Stato sta predisponendo il sequestro della struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari, oltre che di tutti i cani attualmente detenuti, sia cuccioli che adulti.
sarebbero tre gli indagati per il reato di maltrattamento di animali, contestato dal Corpo Forestale dello Stato. Nessuna conferma su chi possano essere le tre persone, verosimilmente attinenti agli aspetti gestionali dell'allevamento.
L'intervento di oggi è il risultato di qualificate e ben argomentate segnalazioni. Il procedimento che ne è scaturito è diretto dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Brescia dott. Ambrogio Cassiani. In questo momento è in atto il controllo dei cani. Microchip, schedatura, verifica documentazione e stato di salute. I Medici Veterinari incaricati non sarebbero in servizio all'ASL di Brescia. I Veterinari provengono da fuori provincia anche se è presente personale della locale ASL. Questo potrebbe spiegarsi con la decisione che si starebbe per prendere sul destino dei cani. A quanto pare rimarranno a Green Hill, ovviamente sotto sequestro. L'ASL di Montichiari, che assieme al Sindaco della cittadina e alla titolare della struttura sta per essere nominata custode giudiziario, dovrà riferire direttamente alla Procura della Repubblica sullo stato dei cani. Dovranno così essere rimosse quelle situazioni oggetto di contestazione del reato di maltrattamento, con il fine di impedire il reitero dello stesso durante il sequestro. Se, ad esempio, una gabbia è sovraffollata, i cani dovranno essere diversamente sistemati. Attualmente, oltre ad una trentina di Forestali, sono presenti una ventina di persone delle Questura di Brescia, tra funzionari della Digos e personale in divisa.
Il sequestro è di tipo probatorio, ovvero quasi una diretta conseguenza della perquisizione in atto, e finalizzato alla ricerca della prova. Il sequestro riguarda sia le strutture che i cani.