Gianna Nannini: Via al tour

Martedì, 22 Marzo 2016. Nelle categorie Primo Piano, Musica, Notizie

Gianna Nannini: Via al tour

"History Tour", rock diretto, senza fronzoli

E' partita come un treno Gianna Nannini, domenica sera ha dato il via da Torino, all’Auditorium del Lingotto, al "History Tour" una lunga serie di concerti nei teatri che terminerà a Malta alla fine di agosto. Si tratta di uno spettacolo notevole, per il quale l’artista chiede agli ascoltatori molta concentrazione: prima dell’inizio dello show, una voce fuori campo invita a non usare i telefonini come macchine fotografiche o telecamere. E quando lei comincia a cantare, gli addetti alla sicurezza partono alla caccia dei trasgressori: l’altra sera nelle prime file c’era chi cliccava sul telefonino nascosto sotto il bavero del cappotto nemmeno fosse un agente segreto sotto copertura e povere signore alle prese con l’inquadratura venivano rimbrottate come il più invadente dei paparazzi.  

«Per cominciare ho scelto America – ci ha raccontato poi l’artista, incontrata nei camerini a fine concerto – e inizio mettendo subito le cose in chiaro. Oggi posso dire di essere l’unica cantante italiana veramente rock. Mettetecela voi una mia collega su pezzi come Avventuriera, che non facevo da vent’anni, Possiamo sempre o Vita nuova. Questa è roba per ugole forti, tanto che stasera ho fatto fatica pure io». 

Gianna si è preparata fisicamente ai prossimi mesi di lavoro allenandosi con il personal trainer di Mick Jagger. È da lui e dal suo Internal Training che ha preso ispirazione per l’andamento del suo concerto. «Si tratta – spiega – di gestire il proprio fisico e la scaletta delle canzoni in modo da avere più tenuta, una sinusoide musicale che gratifica me e i miei musicisti e non ti fa arrivare distrutta sul finale». 

 

David Zard, il nuovo manager, è lapidario: «Questo live è unico nel suo genere e il pubblico assiste a un’esibizione che mette in primo piano l’energia di una donna che non troverete su altri palchi». La scaletta è un greatest hits: «Quello che avete visto è uno show molto vicino alla mia idea di bello – dice lei -. Volevo un sestetto d’archi sul palco e ho ingaggiato i bravissimi Red Rock Strings, alla chitarra ho quel numero uno di Davide Tagliapietra; ho inseguito per mesi Moritz Muller che suona la batteria divinamente e Daniel Weber al basso. Il mio direttore musicale, infine, è quel gigante di Will Malone. Fare meglio di così è difficile».  

Il 14 maggio, all’Arena di Verona, Nannini sarà accompagnata dalla Bohemian Symphony Orchestra, diretta proprio da Malone. Sul palco si avvicenderanno parecchi ospiti, fra i quali Emma Marrone: «Siamo diventate amiche – dice Gianna -, per pasta vocale e spirito siamo abbastanza simili. A Verona ho chiamato colleghi che stimo e vedrete, sarà una seratona».