George Michael, chiuso il caso della misteriosa morte
Il cantante è morto per cause naturali
Molto ci si è ricamato sulla morte di George Michael. L'esito finale è che niente droga o alcol, sono le origini del decesso del cantante ma si sia tratto di una malattia cardiaca. A mettere la parola fine sulle speculazioni successive alla scomparsa dell'artisa inglese è stata l'autopsia, che ha ufficialmente stabilito come mai l'autore di Last Christmas se n'è andato prematuramente all'età di 53 anni: a stroncarlo è stata una cardiomiopatia dilatativa con miocardite e steatosi epatica.
L'annuncio è del medico legale Darren Salter, che ha effettuato l'autopsia sulla salma. Il primo organo informativo a dare la notizia, invece, è stato la BBC, tramite il suo sito online. I risultati dell'autopsia mettono fine anche alle indagini sulla morte di George Michael, che dal 25 dicembre scorso tentavano di fare chiarezza all'interno di una vicenda complicata.
Infatti, più voci vicine al cantante davano per certa un'overdose. L'amico di famiglia e collaboratore Andros Georgiou, ad esempio, aveva rivelato alla Bbc che il cantante britannico aveva iniziato ad assumere "droghe pesanti" negli ultimi anni. "Credo che George abbia preso una grande quantità di sostanze" aveva affermato Andros, "mescolate poi con anti-depressivi e altri farmaci con cui si curava e con alcol. Il suo cuore, semplicemente, ha smesso di battere".
Ma un vero e proprio mistero si era verificato quando su Twitter sono apparsi diversi cinguettii a nome di Fadi Fawaz (compagno del cantante): "Ero in una relazione con George Michael fino a quando l'ho trovato morto a letto. L'unica cosa che voleva era morire. Ha tentato diverse volte di uccidersi e finalmente ci è riuscito". Tuttavia, si trattava di un account falso. Ora, comunque, ogni ombra sulla morte del britannico si è dissipata grazie all'autopsia.