Djokovic parteciperà agli Australian Open con l'esenzione dal vaccino: è polemica
Il tennista sarà presente al primo Slam della stagione 2022
Purtroppo le regole non sono uguali per tutti. Chi crede nello sport e nei valori che lo determinano, riterrà questa notizia uno scandalo, un insulto gratuito, uno sfregio che può costituire un pericoloso precedente. Ebbene: Novak Djokovic parteciperà agli Australian Open, che si terrà dal 17 al 30 gennaio. Al tennista serbo, numero 1 della classifica ATP, è stata concessa l’esenzione alla vaccinazione. In nome non si sa bene di cosa. O forse sì. In nome dei soldi, degli sponsor che Djokovic porta con sé e del prestigio di averlo tra i partecipanti.
Se ne era discusso per settimane, poi è arrivato il lasciapassare. E subito è scoppiata, inevitabile, la bufera. Djokovic, che non ha mai fatto chiarezza sul suo status vaccinale ma risulta essere un no fax convinto, e già in passato si è distinto per non aver rispettato le normative previste dai vari protocolli a proposito del Covid-19. Tra mancanza di etica e di senso civico è già inciampato, quando aveva organizzato un torneo, l’Adrian Tour, tra Serbia, Croazia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina, che, senza alcuna osservanza alle misure di sicurezza sanitaria, si era rivelato un focolaio.
Ora comunque c’è il via libera nonostante le controversie. E Djokovic può partecipare al primo Slam della stagione 2022. Ha già vinto il torneo 9 volte. In caso di vittoria salirebbe a 21 Slam vinti, superane così nella classifica i colleghi Roger Federer e Rafa Nadal. Sarebbe bello che ora, per una questione di principio, i colleghi tennisti rifiutassero di sfidare Djokovic. Ma non succederà.