Covid e DaD: "Ragazzi felici a scuola, ci devono rimanere. I contagi non avvengono lì"
Muro della ministra dell’Istruzione sul ritorno alla didattica a distanza per le scuole superiori
"I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove".
"I numeri e le analisi dell'Istituto Superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L'attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo", dice la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
Durante l’incontro con le regioni, tenutosi ieri pomeriggio, Azzolina è stata chiara riguardo l’eventualità di un ritorno alla alla didattica a distanza per le scuole superiori, proposto da alcuni presidenti di Regione: “Non se ne parla”.
I motivi della fermezza di Azzolina sono da ascrivere ai focolai contenuti, ai protocolli che funzionano e al fatto che genitori e studenti vogliono frequentare in presenza come promesso dal governo nelle scorse settimane. Il premier Giuseppe Conte, però, riflette su questa soluzione e, per il momento, decide di non inserirla nel DPCM che sostituirà quello in scadenza il 15 ottobre.
La situazione, però, rimane tesa anche perché i governatori locali premono per una soluzione sui trasporti locali sotto pressione a causa del ritorno a scuola. Una riduzione della capienza al 50% sarebbe possibile solo tramite la didattica a distanza.