Auguri a Monica Vitti, mito intramontabile
Nata a Roma il 3 novembre del 1931 la diva arriva al cinema quasi per caso
Il 3 novembre del 1931, ottantasei anni fa, nasceva a Roma Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti. Enigmatica e distante bellezza sognata da Michelangelo Antonioni nell'Avventura, incerta e passionale Ragazza con la pistola per Mario Monicelli, travolgente sciantosa con Sordi in Polvere di stelle. Con una lunghissima filmografia e oltre 50 personaggi, Monica Vitti da oltre un decennio assente dalle scene e dalla vita pubblica, esordiva 60 anni fa, con Ridere! Ridere! Ridere! diretto da Edoardo Anton e sceneggiato da Ettore Scola.
La diva arriva al cinema quasi per caso. Conosce Michelangelo Antonioni ed è amore travolgente: il regista chiede all'attrice di dar voce al personaggio di Virginia ne Il grido (1957) e poi a Claudia, l'amante de L'avventura, ruolo con cui la Vitti entra nel cinema italiano dalla porta principale, regina dell'incomunicabilità antonioniana, personaggio irraggiungibile e affascinante che inaugura in modo esemplare gli anni '60 anche grazie all'altro film dello stesso anno, La notte, in cui impersona Valentina, altezzosa erede di un ricco industriale.
Monica conquista tutti con un cliché di personaggio tragico , comico e intellettuale capaci di battute memorabili che la porteranno al culmine del successo e a conquistare ogni genere di pubblico fino al declino per problemi di salute. Una dolorosa malattia mai ammessa e che l'ha portata a proteggere in modo ferreo la sua privacy con l'amorosa vigilanza di Roberto Russo, sono state rarissime le apparizioni pubbliche dell'attrice tra cui si ricorda quella nella cittadina francese di Créteil dove il Festival delle Donne del 1993 le ha tributato un omaggio speciale.