Paul McCartney fa causa alla Sony. "Rivoglio i diritti dei Beatles"
La multinazionale risponde: "Inutile è prematuro"
Paul McCartney ha denunciato la divisione di editoria musicale del colosso giapponese Sony. Al centro i diritti d'autore di molte canzoni dei Beatles (si parla di quelle composte tra il 1962 e il 1971, quindi la stragrande parte: circa 200), molte siglate dalla celebre coppia McCartney/Lennon. Tra queste "Love Me Do", "Hey Jude", "All You Need Is Love", "Can't Buy Me Love". Sony ha acquistato, nel marzo scorso, il pieno controllo del catalogo che prima gestiva insieme a Michael Jackson e poi ai suoi eredi. Più che catalogo si tratta di un "tesoro" musicale. Non solo Beatles ma anche Bob Dylan, Marvin Gay fino ad arrivare ai giorni nostri con Lady Gaga. In più l'intero catalogo della Motown. Fulcro della denuncia è il Copyright Act, una legge Usa del 1976 in base alla quale gli artisti possono rientrare in possesso dei diritti d'autore della loro canzoni ma con procedure diverse a seconda dell'anno di creazione. Per i brani scritti prima del 1978 devono aspettare 56 anni e per quelli scritti dopo il 1978 solo 35 anni. Quindi sir Paul dovrebbe aspettare fino al 2018, ma la denuncia presentata serve per preparare l'assalto finale: McCartney chiede a un giudice l'assicurazione che per quella data non ci saranno difficoltà a riavere indietro i diritti d'autore, visto che finora i tentativi, avviati fin dal 2008, sono stati inutili. La Sony ha fatto sapere di "avere grande rispetto per Sir Paul McCartney" e di essere "dispiaciuta" per la denuncia del cantante, che considera "non necessaria e prematura". Una battaglia che si promette dura: l'anno scorso Sony ha vinto una causa intentata per un caso simile dal gruppo musicale britannico dei Duran Duran.