Nel derby del pop Lady Gaga batte Madonna
Il derby del pop al femminile non si ferma neppure sotto l'ombrellone. Anzi. Tra tournée mondiali, videoclip mai girati e proposte cinematografiche, si è giocata un'altra partita nella sfida all'ultimo sangue tra Lady Gaga e Madonna. Questa volta a uscire vincitrice è stata la giovane cantante newyorkese, balzata alla ribalta con «Poker face».
Il colpo è di quelli che non si dimenticano. Lady Gaga si prepara a debuttare sul grande schermo. La cantante ha girato «Machete Kills», il sequel del regista Robert Rodriguez, che ha dato vita alla saga «Machete». Nella pellicola, in uscita nel 2013, il protagonista, dopo essere sopravvissuto ai vigilanti texani, è costretto ad allearsi con il governo Usa per sventare i piani del trafficante d'armi Luther Voz. Gaga vestirà i panni della femme fatale «La Chamaleon», una bionda spietata e divoratrice di uomini. Reciterà accanto a bellezze del cinema come Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Sofia Vergara, Amber Heard, Alexa Verga e Vanessa Hudgens. A confermarlo è stato proprio il regista Robert Rodriguez attraverso un messaggino Twitter, nel quale ha spiegato: «Ho appena finito di lavorare con Lady Gaga a "Machete Kills". È davvero una tipa tosta!». Anche la stessa popstar, che per festeggiare ha deciso di fare un regalo sexy ai suoi fan posando nuda su Twitter, si è detta entusiasta, e ha cinguettato: «È vero, farò il mio debutto come attrice nel fantastico "Machete Kills" di Rodriguez, sono così eccitata!». Per una diva che esulta, ce n'è un'altra che non ha proprio nulla da ridere. Nonostante si chiami Madonna. Dall'alto della sua esperienza trentennale, l'altra sera Lady Ciccone ha dovuto subire una brutta battuta d'arresto alla sua folgorante carriera. A nessun artista fa piacere essere fischiato, tantomeno in uno dei templi della musica come l'Olympia di Parigi. La star americana in concerto nel celebre teatro parigino, il più antico music-hall della città dove si esibirono tra gli altri Edith Piaf, i Beatles e i Rolling Stones, si è presentata con due ore di ritardo ed è rimasta sul palco per soli 45 minuti, tra playback e una rivisitazione stonata di «Je t'aime moi non plus» di Serge Gainsbourg. Madonna ha ringraziato i suoi fan e reso omaggio alla Francia - «sono una rivoluzionaria - ha detto - come Napoleone» - e ai suoi miti, da Alain Delon a Jean-Luc Godard. Ha anche pizzicato la leader del Fronte Nazionale, l'estrema destra francese, Marine Le Pen, dicendo: «non voglio avere nemici». Sicuramente i suoi fan non hanno gradito affatto la brevità del concerto, soprattutto a fronte del costo dei biglietti, per nulla economici. Anzi. Chi ha voluto regalarsi l'ebbrezza di vedere dal vivo il concerto della cantante ha dovuto sborsare la bellezza di più di 200 euro. E, nonostante il costo esorbitante, i tagliandi per questo evento eccezionale sono stati venduti in meno di due ore. Per la stampa transalpina il concerto è stato «un inferno» e «una delusione». Dopo tante canzoni stonate è facile capire perché i fan hanno fischiato la star. E niente ha potuto la celebrità del nome: nessun timore reverenziale. Solo tanti fischi, biglietto alla mano. A questo punto, però, la partita non si può dire affatto conclusa. Siamo certi che Madonna ha in serbo le mosse giuste per recuperare punti agli occhi dei fan. Lady Gaga, d'altronde, non ha mai nascosto di non sentirsi in guerra con nessuno. Ma siamo certi che le piace vincerla questa guerra.