#FreeBritney, l'iniziativa che vuole «liberare Britney Spears» (dal padre)
Tribunale, dopo i tracolli dell'artista, ne ha affidato la tutela al genitore, che è descritto come «avido e padrone»
Britney Spears, prigioniera di suo padre. I fan della cantante, che, online, hanno dato vita al #FreeBritney, si sono dati la pena di condividere in rete le proprie preoccupazioni. Britney Spears, che nel 2008, dopo aver sofferto diversi tracolli mentali, è stata data in custodia al padre, Jamie Parnell Spears, non avrebbe modo di vivere una vita indipendente, libera e piena.
Il padre dell’artista, in barba alla sua capacità di recupero, avrebbe chiesto al Tribunale della California di poter rimanere tutore legale della figlia (la tutela del patrimonio in California prende il nome di conservatorship), alla quale avrebbe con ciò impedito di spendere i propri soldi, di parlare pubblicamente di quel che le impone, di guidare una macchina o sposarsi.
Il padre le avrebbe impedito di prendere decisioni autonome sulla propria carriera, di vedere i suoi figli, di utilizzare un telefono o un social network senza che questo sia posto sotto stretto controllo.
Britney Spears, oggi 38enne e non più ragazzina, sempre per colpa del padre come ricostruisce Usa Today, avrebbe persino dovuto rinunciare al proprio timbro vocale. Se la cantante avesse preso a cantare con la propria voce, vicina per profondità a quella di Christina Aguilera, il sogno di un’eterna lolita sarebbe svanito. Così, alla popstar, è stato imposto di cantare in falsetto, utilizzando una voce artificiale e infantile. Cosa, questa, che la famiglia Spears ha negato.
Secondo il Los Angeles Times, Jamie Spears è pagato circa 130mila dollari all’anno per il suo ruolo, che gli dà la facoltà di disporre delle trattative sugli affari di Spears, di vendere le sue proprietà e di decidere chi può frequentarla e chi no. L’uomo, che ad agosto dovrà tornare in tribunale per chiedere una proroga sulla tutela legale della figlia, ha liquidato tutte le accuse come false. E la Spears, su Instagram, si è detta felice di una vita che le somiglia. I fan, però, invocano la sindrome di Stoccolma, e ai giudici, vicini alla decisione sul rinnovo, chiedono una cosa sola: «Liberate Britney Spears».