Celine Dion continua il dramma, per la grave patologia costretta a fermare il tour mondiale
«Devastata dalla malattia, non ho le forze per cantare»
Celine Dion ha dovuto sospendere tutti i concerti del suo tour mondiale, impossibile per lei da affrontare dopo l'aggravamento della malattia. La cantante canadese da tempo soffre di una rara sindrome neurologica, che già in passato l’aveva costretta a dover annullare diverse esibizioni. Sui suoi social si è detta «devastata» quando ha capito che non avrebbe avuto le forze per portare avanti il tour, che l’avrebbe portata fino ad aprile 2024 a fare in tutto 42 tappe. Gli organizzatori hanno spiegato che la cantante «sta continuando le cure», assicurando che tutti i biglietti saranno rimborsati. Lo scorso dicembre, Celine Dion aveva anticipato di dover annullare o posticipare alcuni concerti in Europa tra febbraio e luglio 2023, tra cui quello di Lucca. Le sue condizioni però sono peggiorate al punto da spingerla a rinunciare all’intero tour: «Sono delusa di dovervi deludere ancora una volta – ha scritto la cantante – Sto lavorando veramente tanto per recuperare le forze ma essere in tournee e’ difficile anche quando stai al cento per cento. E anche se mi spezza il cuore, è meglio cancellare tutto fino a quando non sarò in grado di tornare di nuovo sul palco. Non demordo…e non vedo l’ora di tornare a essere con voi».
Dal 2016 Celine Dion, 55 anni, ha rivelato di soffrire della Sindrome della persona rigida, malattia che provoca gravi e costanti spasmi muscolari al torace, alle gambe e alle braccia. Prima della pandemia di Covid, la cantante era riuscita a concludere il tour di 52 tappe nel Nord America, appena prima che il mondo finisse in lockdown. La malattia di cui soffre attacca il sistema nervoso centrale ed è molto rara, con un caso su un milione ed è particolarmente debilitante nella vita quotidiana, perché rende difficile anche il semplice camminare, oltre che l’uso delle corde vocali ai livelli necessari per una cantante. Quando degenera, la malattia tende a immobilizzare i muscoli. Al momento non ci sarebbe una cura, ma le terapie finora conosciute permettono di rallentare l’avanzamento dei sintomi.