50 volte Eminem, il rapper di Detroit compie mezzo secolo
Tra il 1999 e il 2000 fece saltare il banco con "The Slim Shady LP" e "The Marshall Mathers LP"
Oggi spegne 50 candeline il rapper bianco più famoso di ogni tempo, ovvero Eminem, pseudonimo di Marshall Bruce Mathers III.
Mezzo secolo da leggenda della musica vivente con le sue strofe rappate a velocità di proiettile; nel 2020, ha stabilito il record di 7,46 parole al secondo con il singolo Godzilla. Scoperto dal produttore discografico Dr. Dre, «Slim Shady» diventa la prima superstar del Nuovo Millennio grazie alla smash hit My Name Is.
Nato a St. Joseph (Missouri) da una coppia di rocker squattrinati, Marshall Mathers scappa dalle grinfie di un padre abusante e si ritrova a vivere in miseria con la madre dentro ad una roulotte nella periferia di Detroit, sulla 8 Mile. La strada che darà il titolo all’acclamato biopic del 2002 da lui stesso interpretato e che gli frutterà l’Oscar alla migliore canzone originale per Lose Yourself, la prima di genere hip hop nella storia dei premi. Dopo essere stato vittima di bullismo a scuola (i compagni lo percossero a tal punto da mandarlo in coma), l’artista svolta da un’adolescenza di soprusi scrivendo brani rap e riversando la sua rabbia nei testi.
Nel corso della sua incredibile carriera, Eminem (che viene dalle iniziali di nome e cognome «MM») ha ricevuto tra gli altri 15 Grammy Awards, 8 American Music Awards e 17 Billboard Music Awards. Nel 2013, gli è stato assegnato il prestigioso Global Icon agli MTV Europe Music Awards. È inoltre l'unico rapper (insieme a Tupac Shakur) con più di un album ad essere certificato disco di diamante, ossia The Marshall Mathers LP e The Eminem Show.