Sostanze tossiche nocive per l'uomo nei capi d'abbigliamento delle grandi marche
ZARA, Calvin Klein, Levi's, Marks and Spencer, Diesel, H&M, Armani: sono alcuni brand di fama internazionale della moda finiti nel mirino di Greenpeace per la presenza di sostanze pericolose nei loro capi di abbigliamento. Le grandi catene di moda vendono indumenti contaminati da sostanze chimiche pericolose che possono alterare il sistema ormonale dell'uomo o che, se rilasciate nell'ambiente, possono diventare cancerogene. Greenpeace ha lanciato da Pechino con una sfilata shock. L'organizzazione ha acquistato pantaloni, magliette, lingerie e abiti realizzati in Cina e in altri paesi in via di sviluppo, facendo poi analizzare i tessuti. I risultati delle analisi ha rilevato che l’89% dei capi conteneva livelli molto alti di NPE. Greenpeace chiede ai big della moda di impegnarsi per eliminare le sostanze tossiche dalle filiere di produzione, con Zara in primo piano in qualità di più grande rivenditore al mondo di abbigliamento.